Ministero dell'interno. Direzione generale dell'amministrazione civile (1861 - 1995)

Istituita con regio decreto 9 ottobre 1861, n. 255, fino al 1900 subì alterne vicende di soppressione e ricostituzione determinate con i regi decreti 1862, n. 482; 1864, n. 1980; 1866, n. 3475; 1887, n. 4707; e ancora nel 1891 e 1893; infine, soppressa nel 1899, veniva ricostituita subito dopo nei primi mesi del 1900: in questo breve lasso di tempo le sue divisioni passarono all'Ispettorato Generale, ad eccezione della Divisione IV per la sanità pubblica. Le appartenevano, inizialmente quattro divisioni: la Divisione I, tra il 1901 e il 1907, che nel 1917 diverrà Direzione generale del personale. Con continuità, la Divisione II per l'amministrazione provinciale e comunale e Archivi di Stato, ufficio quest'ultimo, che tra il 1928-1929 divenne a sé stante, e nel 1963 assunse il ruolo di Direzione Generale. Sempre con continuità, la Divisione III per l'assistenza e beneficenza pubblica. Infine, la Divisione IV per la sanità pubblica. Le sue competenze si ampliarono e determinarono con gli anni. Nel 1906, nell'ambito della Divisione II, è creata la Sezione III, alle dirette dipendenze del Direttore generale, che, l'anno successivo, diverrà Ufficio del credito comunale e provinciale e della municipalizzazione dei pubblici servizi, con mansioni, tra l'altro, di segreteria della Commissione Reale pel credito reale e provinciale. A seguito delle catastrofi naturali nel 1906, nell'ambito della Divisione terza nasce l'Ufficio provvisorio dei servizi di beneficenza per i danni del terremoto delle Calabrie, che poi passerà alla Divisione II come Ufficio speciale in dipendenza dei terremoti. Con regio decreto 11 novembre 1923, n. 2395, fu rivisto l'ordinamento giuridico delle Amministrazioni dello Stato, e con regio decreto 23 dicembre 1926, n. 2189, si sancì la modificazione dei ruoli del personale dell'Amministrazione civile dell'interno; ma, una regolamentazione dell'assetto organizzativo del Ministero si ebbe solo alla vigilia della seconda guerra mondiale con regio decreto 15 aprile 1940, n. 452, modificato, al termine delle ostilità, con decreto del capo provvisorio dello Stato 22 luglio 1947, n. 808. Alla fine degli anni Quaranta le competenze della Direzione Generale dell'Amministrazione Civile sono chiare e concentrate nell'ambito di due Divisioni: la Divisione II per l'amministrazione comunale e provinciale e la Divisione III per l'assistenza e beneficenza pubblica. E' negli anni Cinquanta che la Direzione generale assume una diversa connotazione: in base all'attuazione del dettato costituzionale sul decentramento amministrativo, previsto con legge 11 marzo 1953, n. 150 e attuato con decreto del Presidente della Repubblica 19 agosto 1954, n. 968. Già nel 1952 è ricostituita la Divisione affari generali e riservati; nel 1957 sarà nuovamente scissa in Divisione affari riservati e coordinamento e Divisioni affari generali, rimanendo invariata fino alla riforma degli anni Settanta. La Divisione amministrazioni provinciali e comunali aggiunge la dicitura "regionali"; nel 1955, poi, sarà creata la Divisione affari regionali e studi. Nel 1952 è ricostituita, anche, la Divisione dei servizi elettorali, che nel 1959 diviene Servizio Elettorale; sempre nel 1952 è istituita, la Divisione Finanza Locale, che nel 1959 diviene Divisione servizi finanza locale e nel 1967 Servizio affari finanziari ed economici dei comuni e delle province. Nel 1956 viene creato l'Ufficio del Massimario; nel 1959 la Divisione servizi di ragioneria, a cui nel 1964 è aggiunto l'Ufficio studi sui problemi economico finanziari relativi ai servizi degli enti locali. Del 1969, infine, è l'istituzione dell'Ufficio regioni e problemi di frontiera. Quest'ultimo, nei primi anni Settanta del Novecento, diventerà Ufficio centrale per i problemi delle zone di confine. Il lento processo di riforma dell'Amministrazione dello Stato si andò sviluppando tra il 1950 e il 1960, concretizzandosi nella legge delega del 18 marzo 1968, n. 249 -per il riordino dell'Amministrazione dello Stato, per il decentramento delle funzioni e per il riassetto delle carriere-, modificata con legge 28 ottobre 1970, n. 775. Di conseguenza, la regolamentazione dell'assetto organizzativo del Ministero negli anni Settanta si sviluppa nell'ottica del decentramento e della riduzione degli organici, tappe fondamentali di questo iter sono: 1) il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 1970, n. 1077, relativo al riordino delle carriere degli impiegati civili dello Stato, che porterà alla formazione dei decreti ministeriali del 20 gennaio 1971, pubblicati sulla G.U. 2 ottobre 1971, n. 249 e 7 gennaio 1972, n. 5, contenenti le nuove tabelle dei ruoli organici del personale dell'Amministrazione civile del Ministero dell'interno. 2) Il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1972, n. 748, con cui si ha la riforma delle funzioni dirigenziali. 3) Il decreto ministeriale 20 marzo 1973, con il quale, ai sensi dell'articolo unico del decreto del Presidente della Repubblica 18 maggio 1972, n. 473, si è proceduto, tra l'altro, alla specificazione della nuova pianta organica. 4) Infine, il decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 1975, n. 212, che prevede la riduzione organica del personale del Ministero dell'interno (vedi anche i decreto del Presidente della Repubblica 1 giugno 1972, n. 319 e 22 luglio 1975, n. 805). Nel 1972 avviene la ristrutturazione in "Servizi", più una "Divisione", quella dell'attività economica delle province e dei comuni.
Negli anni Ottanta, con legge 26 febbraio 1982, n. 58, si ha la modifica di alcuni articoli del decreto del Presidente della Repubblica 19 agosto 1954, n. 968, sul decentramento amministrativo; e con decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 340, relativo all'ordinamento del personale e all'organizzazione degli uffici dell'Amministrazione civile del Ministero dell'interno, i "Servizi" diverranno "Direzioni centrali". Lo stesso decreto del Presidente della Repubblica sancisce il passaggio del Servizio elettorale a Direzione centrale per i servizi elettorali; mentre, con decreto legge 28 febbraio 1983, convertito in legge 26 aprile 1983, n. 131, è istituita la Direzione centrale per la finanza locale e per i servizi finanziari. Infine, con decreto del Presidente del consiglio dei ministri 5 settembre 1985 si ha la riforma dell'intera Direzione generale dell'amministrazione civile che viene strutturata come segue: Ufficio coordinamento ed affari generali; Direzione centrale delle autonomie; Direzione centrale per i servizi elettorali; Direzione centrale dei segretari comunali e provinciali e del personale degli enti locali; Direzione centrale per la finanza locale e per i servizi finanziari. Tale ordinamento fu in vigore fino al 1995.
Oltre ai fondi si ha altra documentazione inerente o complementare alle competenze di questa direzione generale, che si trova in Comitati e commissioni reali e speciali. [a cura di F. Pizzaroni]