Ministero dell'interno. Direzione generale dell'amministrazione civile. Divisione seconda, Amministrazioni comunali e provinciali (1887 - 1964)

Nei primi anni del Regno gli affari relativi alle province e ai comuni furono trattati dalla Divisione IV, poi passarono dalla V alla III e, infine, di nuovo alla IV. A partire dal 1887 la materia fu trattata dalla Divisione II. Inizialmente composta da due sezioni: la I si occupava delle amministrazioni comunali e provinciali tout-court; la II dei confini territoriali e di Stato e degli Archivi. La Divisione svolgeva di solito anche mansioni di ufficio di segreteria delle Commissioni Reali istituite dagli organi governativi per dare al Paese un assetto amministrativo e socio-economico uniforme. È in tale quadro che nel 1906 viene istituita nuovamente la sezione III, alle dirette dipendenze del Direttore Generale, con competenze relative all'esame e all'istruttoria delle domande per l'assunzione diretta dei pubblici servizi da parte dei Comuni, e dei provvedimenti da promuovere attraverso la Commissione reale pel credito comunale e provinciale e la municipalizzazione dei pubblici servizi in applicazione alla legge 29 marzo 1903, n 103; che nel 1907 diverrà Ufficio per il credito comunale e provinciale e per la municipalizzazione dei pubblici servizi.
Sempre nel primo decennio del Novecento, a seguito delle gravi catastrofi naturali che si susseguirono tra il 1905 e il 1908 fu istituito l'Ufficio speciale in dipendenza dei Terremoti, poi Ufficio servizi speciali, con competenze che saranno estese alla tutela dell'amministrazione provinciale di Zara. Nel 1931 diviene Divisione servizi speciali, e le sue competenze riconfluiranno nella Divisione II per le amministrazioni comunali e provinciali alla fine del secondo conflitto mondiale.
Con il regio decreto 15 aprile 1940, n. 452 viene ridisegnato l'assetto organizzativo del Ministero dell'interno e vediamo la Divisione II moltiplicarsi al suo interno, generando la Divisione II-bis Segretari comunali e provinciali ed impiegati degli Enti locali. Nel 1943 la Divisione II è composta da ben sei sezioni; la Divisione II-bis è ampliata e suddivisa in: Divisione II A - Segretari comunali e provinciali, composta di quattro sezioni, una per ogni livello di appartenenza alla qualifica di Segretari, un Ufficio matricola e un Archivio preposto alla conservazione dei fascicoli personali dei Segretari comunali e provinciali; Divisione II B - Impiegati e salariati enti ausiliari, composta da tre sezioni, competenti relativamente ai regolamenti e alle tabelle organiche, ai ricorsi e alla previdenza.
Con decreto del capo provvisorio dello Stato del 22 luglio 1947, n 808 si apportano modifiche al regio decreto 15 aprile 1940, n 452 e la struttura della Divisione II risulta essere la seguente: Divisione II A; Divisione II B; cui si affianca la Divisione II C - Comune di Roma e riforma regolamenti organici Enti locali. Nel 1952 diviene Divisione Amministrazioni regionali, provinciali e comunali, ma la legge 11 marzo 1953, n. 150, prevede l'applicazione del dettato costituzionale sul decentramento amministrativo, attuato con decreto del Presidente della Repubblica 19 agosto 1954, n. 968 (modificato e integrato con decreto del Presidente della Repubblica 1955, n. 289), così nel 1955 è istituita la Divisione affari regionali e si arriva alla denominazione di Divisione per le amministrazioni comunali e provinciali. Nel 1964, infine, si suddividono di nuovo le competenze in: Divisione affari regionali e studi speciali; Divisione affari provinciali; Divisione affari comunali.
[a cura di F. Pizzaroni]