Con 1.6 lu. 1912, n. 749, fu autorizzata la costituzione del ministero delle colonie, istituito con r.d. 20 nov. 1912, n. 1205, nel quale vennero a confluire le funzioni esercitate fino a quel momento dal ministero degli affari esteri per i territori venuti sotto sovranità o protettorato dell'Italia. Questo ministero - come del resto quello degli affari esteri disponeva di un proprio archivio storico, di cui si parla espressamente nel d.m. 30 lu. 1928, che seguiva di poco il r.d. 31 mag. 1928, n. 1405, con il quale era stata operata una ristrutturazione degli uffici. Tali uffici subivano ulteriori modifiche con una serie di decreti ministeriali del 1930, col r.d. 13 mar. 1934, n. 457, col d.m. 30 mar. 1934, col r.d. 21 genn. 1935, n. 115, col r.d. 3 febbr. 1936, n. 358, col r.d. 8 giu. 1936, n. 1348. Con r.d. 8 apr. 1937, n. 431, il ministero delle colonie fu trasformato in ministero dell'Africa italiana, dal quale dipendevano la Libia e l'Africa orientale italiana. La ristrutturazione degli uffici fu attuata con r.d. 1 lu. 1937, n. 1233, che istituiva cinque direzioni generali, il comando generale di polizia coloniale, l'ufficio militare e l'ufficio studi da cui dipendeva l'archivio storico [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]