OSCAR GuidaInventario [id=0af7e29a-fa7f-4454-ab66-1c0a1fd28e08, idGuida=IT-ACS-AS0001-0005085, nomeGuida=Pratiche societarie (numerazione rossa), idContesto=, idGuidaRaggruppamento=IT-ACS-AS0001-0003785, nomeGuidaRaggruppamento=ARCHIVI DI ENTI PUBBLICI, PRIVATI E SOCIETA', idGuidaLivello2=IT-ACS-AS0001-0003965, nomeGuidaLivello2=ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE INDUSTRIALE - IRI, dataGuidaLivello2=1933 - 2002, hierGuidaLivello2=00001.00007.00038, dbInventario=acsIRISt0006, idInventario=IT-ACS-AS0006-IRI-0000001, nomeInventario=Archivio storico IRI Rossa , nomeInventarioCorto=Archivio storico IRI Rossa , strumentiCodice=Inventario online, strumentiData=2015, strumentiAutore=, dataPubblicazione=]
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  • unità di conservazione:
  • 598.802 immagini in formato PDF
  • consistenza:
  • buste 4555 (di cui ex Archivio storico 573) numerate dal R/1 a R/4555
  • storia archivistica:
  • STATO DI CONSERVAZIONE DELL'ARCHIVIO DELLE PRATICHE SOCIETARIE TRA IL 1997 ED IL 2008
    L'Archivio Generale delle pratiche societarie (Numerazione Rossa) era così collocato al momento del primo intervento di ricognizione dello stato del fondo (censimento - 1998):
    • 1) Archivio Centrale dello Stato: deposito di 573 buste;
    • 2) Archivio di deposito presso Iri via Veneto: 2645 buste;
    • 3) Archivio corrente piano ammezzato presso Iri via Veneto 1281 buste.
    Il deposito delle carte della sezione storica dell' Archivio Generale delle pratiche societarie presso l'Archivio Centrale dello Stato è stato regolato dalla convenzione del 19 dicembre 1980 ed effettuato in quattro momenti distinti: 19 giugno 1981: buste 1-137; 15 maggio 1985: buste 138-214 e 215-273; 24 aprile 1986 buste 274-399; 31 gennaio 1987: buste 400-540.
    Le buste sono state numerate progressivamente al momento del versamento da 1 a 540 (una sola busta per i numeri 152 e 153). Sono presenti società conservate in più buste contrassegnate dallo stesso numero seguito da una lettera (es. Acs R 139A, 139B, ecc.). Inoltre nella stessa busta possono essere conservate più società, per cui la consistenza di queste si limita ad un fascicolo (es. Consorzio Calciocianamide: Acs R 141/1). Ad ogni versamento corrispondeva un elenco e un verbale di consegna controfirmato dal Soprintendente dell'Archivio Centrale dello Stato.

    STRUTTURA ARCHIVISTICA DELLE PRATICHE SOCIETARIE DELL'ARCHIVIO GENERALE
    L'Archivio Generale è organizzato per società ognuna corrispondente ad una pratica. Ogni pratica raccoglie i documenti che la società era tenuta a fornire alla Capogruppo o direttamente alla holding e i documenti prodotti dall'Iri sulla società stessa. La documentazione societaria gestita, fin dalle origini dall'ufficio Archivio, è classificata in base a un titolario introdotto negli anni Cinquanta, quando l'Iri aveva già molte partecipate.
    Il titolario è strutturato in tre voci:
    • 1) il numero di pratica (che corrisponde al codice societario);
    • 2) il fascicolo (I, II, III);
    • 3) l'inserto (a, b, c, d, ecc.).
    Il numero di pratica o codice societario è un codice identificativo composto da uno o più gruppi di cifre, secondo un criterio decimale che identifica la società per la quale viene aperta una pratica, descrivendo la posizione gerarchica della società all'interno del sistema di partecipazione della Capogruppo. Il sistema dei codici societari riflette i rapporti tra società capogruppo (finanziarie) e controllate.
    Alle Finanziarie di settore dell'Iri sono stati attribuiti i seguenti codici:
    • 100 = Finsider;
    • 200 = Finmeccanica;
    • 250 = Fincantieri;
    • 300 = Finelettrica;
    • 400 = Finmare;
    • 402 = Stet.
    Le società direttamente controllate da ognuna di queste Finanziarie sono identificate dallo stesso codice della capogruppo, seguito da un altro numero a due cifre. ad esempio La Terni - Società per l'Industria e l'elettricità, partecipata della Finsider, è contraddistinta dal codice 100.01; così come l'Ilva - Altiforni e acciaierie d'Italia, dal codice 100.02. Le controllate della Terni hanno lo stesso codice, seguite da un terzo numero, ad esempio la Società per le tramvie elettriche di Terni ha il codice 100.01.05., la Sis - Società idroelettrica del Sangro, 100.01.07.
    Esempio:
    • 100.01 Terni società per l'industria e l'elettricità
    • 100.01.01 Interamna
    • 100.01.02 Società elettrica maremmana
    • 100.01.03 Società lavelli prodotti magnesici refrattari
    • 100.01.04 Termoelettrica umbra
    • 100.01.05 Società per le tramvie elettriche di Terni
    • 100.01.06 Campfond. Consorzio naz. approvvig. materie prime per fonderie ghisa
    • [...........]
    • 100.01.40 Coimpre. Consorzio italiano dei minerali preridotti
    • 100.02 Ilva Altiforni e acciaierie d'Italia
    • 100.02.02 Cuai. Consorzio utenti acquedotti industriali ed altri servizi di interesse collettivo
    • 100.02.03 Cicsa catenificio italiano Campanari s.a.
    • [..........]
    • 100.02.46 Ita. Industria trasformazione acciaio
    • 100.03 Dalmine
    • 100.03.02 Restubi società tubi resina
    • 100.03.04 Spaim
    • 100.03.04.01 Immobiliare unione
    • 100.03.05 Montubi. Montaggi materiali tubolari
    • [...........]
    • 100.03.24 Tubificio Dalmine Italsider
    I codici assegnati alle società non restano sempre immutati, ma cambiano in relazione ai passaggi di una società da una capogruppo ad un'altra. Così già a partire dai codici è possibile in molti casi ricostruire la storia degli eventi societari.
    La Safog - Società anonima fonderie e officine Gorizia, ad esempio, era classificata negli anni Quaranta con il numero di pratica "413/1", in quanto controllata della Crda - Cantieri riuniti dell'Adriatico (che aveva il codice "413"). Successivamente alla creazione di Finmeccanica (che con l'introduzione del titolario assunse il codice "200"), la Crda passò sotto il controllo della finanziaria e assunse il codice "200.1", e di conseguenza la Safog assunse il codice "200.1.1" Nel 1959, quando fu creata la Fincantieri (codice "250"), i Crda passarono sotto il controllo della nuova finanziaria assumendo il codice "250.1", mentre la Safog passò sotto il controllo diretto di Finmeccanica e assunse il codice "200.34". Nel 1982, con il trasferimento dalla Finmeccanica alla Sofin della partecipazione nella Safog, la società assunse il codice "450.16".
    Il titolario prevede insieme al codice, un'articolazione della documentazione in tre voci principali (Fascicolo I, Fascicolo II, Fascicolo III) e relative sottovoci (Inserti), alcune delle quali risultano sistematicamente applicate nella classificazione delle pratiche, mentre altre sono state ritagliate sulle esigenze specifiche di alcune società. Si dà, di seguito, la ricostruzione del titolario:
    • Fascicolo I
    • Inserto a - Atto costitutivo e Statuto
    • Inserto b - Assemblee e bilanci
    • Inserto c - Composizione del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei sindaci
    • Inserto d - Stampati diversi
    • Fascicolo II
    • Inserto a - Dati sommari sulla società e sulla partecipazione dell'Iri
    • Inserto b - Deliberazioni del Comitato e del Consiglio Iri
    • Inserto c - Note, memorie, appunti degli uffici Iri
    • Inserto d - Situazioni contabili e patrimoniali (dati della società)
    • Inserto e - Assemblee: corrispondenza e varie
    • Inserto f - Consigli e Comitati (convocazioni, deliberazioni e verbali)
    • Inserto g - Consigli, Comitati e Collegio dei sindaci (corrispondenza varia)
    • Inserto h - Cauzioni amministrative
    • Fascicolo III
    • Inserto a - Corrispondenza varia
    • Inserto b - Operazioni inerenti alla variazione del capitale sociale
    • Inserto c - Operazioni finanziarie
    • .....
    • Inserto z - Piani quadriennali
    Le voci riportate sopra sono quelle che risultano applicate sistematicamente nella classificazione dei documenti, in quanto identificano specifiche tipologie documentarie richieste dall'IRI, ricorrenti, in linea di massima, in tutte le pratiche societarie. Per documenti più specifici che non rientrano negli inserti del fascicolo I, del fascicolo II ed in parte del fascicolo III, l'Ufficio Archivio ha introdotto la "personalizzazione " del quadro di classificazione prevedendo l'inserimento di voci intermedie tra gli inserti c e z del fascicolo III, ritagliate di volta in volta sulle esigenze specifiche di ciascuna società. Ad esempio: per la Dalmine, codice societario 100.03, i fascicoli III d "Progetto per una centrale termica a metano", III e "Affari in Argentina Questione Rocca", III i "Anticipazioni a favore di aziende industriali creditrici dello Stato", ecc.
    Nel corso del tempo si assiste a un generale impoverimento delle voci del titolario effettivamente utilizzate; ad esempio si riscontra la tendenza a individuare genericamente con la classifica "III a Corrispondenza varia" qualunque atto non collocabile nelle altre voci del titolario.
    La documentazione delle pratiche societarie è conservata in buste che riportano sulla costa il codice societario (scritto in rosso) il nome della società ed un numero progressivo di corda, che ricomincia per ogni pratica. All'interno delle busta la documentazione è fascicolata: sui fascicoli e sui singoli documenti è riportato il timbro dell'Archivio generale, con il codice societario, l'indicazione del fascicolo e dell'inserto.
    Le pratiche societarie classificate in base al titolario sono in totale 768; le pratiche societarie senza codice o con vecchi numeri di pratica sono in totale 47; si segnalano altre 11 pratiche non assimilabili a pratiche societarie (in genere si tratta di cause).

    SITUAZIONE PRECEDENTE ALL'INTRODUZIONE DEL TITOLARIO
    Prima dell'introduzione del titolario la documentazione delle società era identificata soltanto da un numero di pratica, già concepito in modo da far emergere i rapporti gerarchici tra le società. La Sip - Società idroelettrica Piemonte, ad esempio, era identificata negli anni Quaranta dal numero di pratica "45". A loro volta le società allora controllate dalla Sip erano identificate dallo stesso numero di pratica seguito da un altro numero: la società Forze motrici Brusio aveva il numero "45/1", la società Cetra il numero "45/2", la società Vizzola il numero "45/4", la società Pce - Piemonte centrale di elettricità il numero "45/5", ecc.
    Le società cedute o liquidate prima dell'introduzione del titolario presentano di norma solo il vecchio numero di pratica (Esempio: 758. Saiga Società agricola industriale gomma anonima). Invece, i documenti di società entrate nell'orbita dell'Iri prima dell'introduzione del titolario (anni Cinquanta) e la cui vita all'interno della holding è proseguita oltre l'introduzione del titolario, sono stati classificati in base al titolario. In questi casi, accanto alla nuova classificazione, si trova spesso traccia del vecchio numero di pratica: l'Ilva Altiforni e acciaierie d'Italia, ad esempio, che in seguito all'introduzione del titolario ha assunto il codice societario "100.02", in quanto incardinata nella Finsider ("100"), aveva in precedenza il numero di pratica "435", che in effetti compare su alcuni documenti. Esiste anche una terza tipologia di vecchie pratiche societarie i cui documenti sono stati titolati, ma che hanno mantenuto il vecchio codice societario, probabilmente perchè relative a società liquidate poco dopo l'introduzione del titolario e per le quali, pertanto, non si è reso necessario l'adeguamento al nuovo sistema di codici (vedi ad esempio il caso della Calatimbar, che ha il vecchio codice 541/1). Infine, vi sono società anche capogruppo come la Finsider, con documentazione che copre un arco cronologico ampio 1937-2000, che aveva con ogni probabilità un vecchio codice societario e che è la capofila del nuovo quadro di classificazione con il codice societario n. 100, ma che conserva anche documenti senza titolario, in gran parte pre 1950 e quindi pratiche chiuse al momento dell'introduzione del titolario, ma anche documenti recenti (anni '90) e relativamente recenti (anni '70), documenti probabilmente non inquadrabili nelle voci del titolario o semplicemente "sfuggiti" all'archiviazione.

    CRITERI DI SCHEDATURA E DIGITALIZZAZIONE
    In una prima fase del lavoro (1998-1999) sono stati mantenuti nella schedatura i tre insiemi corrispondenti alle tre collocazioni fisiche delle carte: Archivio centrale dello stato - Acs, Deposito (Iri - via Veneto) e Ammezzato (Iri - via Veneto). All'interno di ciascun insieme, poi, la documentazione di ogni società è stata schedata seguendo l'ordine fisico (buste e fascicoli) in cui è stata trovata. L'appartenenza della documentazione a uno dei tre insiemi (Acs, Deposito e Ammezzato) era indicata dalle sigle (Acs, D, A) associate al numero di corda della busta (Acs R 001, D0099, A1234).
    In un secondo momento (2000) è stato realizzato un ordinamento delle carte, sia riunendo virtualmente nella banca dati la documentazione di una stessa società dislocata in luoghi fisici diversi, sia riordinando, sempre virtualmente, la documentazione societaria sulla base del titolario. Ogni scheda societaria (corrispondente ad una serie archivistica) registra i seguenti dati anagrafici della società stessa, ciascuno inserito in un "campo" dedicato:
    • il codice societario (quasi sempre riportato sulla costa delle buste; in alcuni casi desunto dagli strumenti di corredo e pertanto inserito tra parentesi quadre);
    • la denominazione della società (nella maggior parti dei casi si è assunta convenzionalmente l'ultima denominazione della società o quella più nota);
    • gli estremi cronologici;
    • la collocazione fisica;
    • la consistenza della documentazione;
    • le notizie storiche: data di costituzione, sede legale, oggetto sociale, principali eventi societari;
    • le annotazioni archivistiche.
    La scheda di livello inferiore (unità archivistica) presenta i seguenti campi:
    • il codice societario;
    • il titolo del fascicolo;
    • gli estremi cronologici;
    • la collocazione fisica;
    • le immagini (cioè il numero delle carte riprodotte otticamente);
    • le segnature originali;
    • il titolario;
    • le annotazioni archivistiche;
    • la descrizione del contenuto (di solito espressa in forma sommaria, in quanto il titolario individua già da sé le tipologie documentarie).
    Come già accennato, i fascicoli sono stati aggregati in base al titolario, indipendentemente dalla loro collocazione fisica: fascicolo Ia "Atto costitutivo e statuto", fascicolo I b "Assemblee e bilanci", fascicolo I c "Cariche sociali", fascicolo II a "Dati sulla società", e così via.
    La "Documentazione senza titolario" per lo più tale in quanto appartenente al periodo precedente l'introduzione del titolario, o variamente titolata e quindi non riconducibile ad una singola voce, è stata schedata fuori dalla griglia del titolario, ma sempre all'interno della scheda societaria, secondo l'ordine di collocazione fisica dei fascicoli all'interno delle buste. Allo stesso modo sono stati schedati a parte nuclei omogenei di documenti di provenienza non Iri (es.: fascicoli archivio Spa, fascicoli archivio Sofindit, fascicoli ex Elettrofin, ecc.) e le "Società partecipate", cioè la documentazione relativa a società controllate in via "provvisoria" e individuate dal codice della capogruppo seguito dalla lettera "P" (che sta appunto per "provvisorio").
    Le pratiche societarie con vecchi codici (precedenti cioè all'introduzione del titolario negli anni Cinquanta) e le pratiche societarie di cui non è stato rintracciato un codice o numero di pratica, sono state registrate in una scheda di serie denominata "Pratiche societarie senza codice o con vecchi codici". Per quanto riguarda le società con vecchi codici, questi sono stati rintracciati a volte sulla documentazione stessa, in altri casi, sono stati desunti da documenti degli uffici Iri o da strumenti di corredo, e quindi inseriti nel campo dedicato, tra parentesi quadre.
    INFORMAZIONI SULLA DIGITALIZZAZIONE

    La documentazione depositata presso l'Acs è stata interamente digitalizzata. Per quanto riguarda la documentazione conservata in via Veneto, è stato digitalizzato sempre il fascicolo "Ia Atto costitutivo e statuto" (con 18 eccezioni). Anche il fascicolo "I b Assemblee e bilanci" è stato digitalizzato per circa un terzo delle società.

    STRUMENTI DI CORREDO
    1) Repertorio per numero di pratica: 15 raccoglitori ad anelli, 11 per le "pratiche in essere" e 4 per le "pratiche esaurite". Nel repertorio, per ogni pratica sono riportati il numero, la denominazione e la data di costituzione della società. Segue uno schema del titolario dove un pallino a matita rossa contrassegna le voci di cui è presente documentazione in quella pratica, poi vi è l'elenco dei "fascicoli" =buste, secondo la numerazione originaria attribuita al momento dell'archiviazione dei documenti. A margine dell'elenco dei fascicoli sono presenti utili annotazioni di carattere archivistico, dattiloscritte o manoscritte (le annotazioni segnalano ad esempio i fascicoli "selezionati" per il deposito dello storico all'Archivio Centrale dello Stato, i fascicoli mandati al macero, ecc.). Il repertorio è aggiornato ai primi anni Novanta.
    2) Schedario per numero di pratica che contiene: pratica in essere, pratiche esaurite, raccolta provvisoria delle partecipazioni.

    AVVERTENZA PER L'UTENTE
    Questa banca dati è il risultato di una attività di schedatura, di inventariazione e digitalizzazione dell' ARCHIVIO GENERALE DELLE PRATICHE SOCIETARIE. NUMERAZIONE ROSSA che si è svolta dal 1998 al 2002. L'Archivio era in quel periodo collocato in tre luoghi diversi: una parte era depositata presso l'Archivio Centrale dello Stato, un'altra parte era presso l'IRI in via Veneto e collocata in due locali diversi: il DEPOSITO (archivio di deposito) e l'AMMEZZATO (archivio corrente).
    Nelle note archivistiche e nelle note di contenuto delle schede si fanno continui riferimenti a questa topografia che è stata modificata nel 2009.
    Nel 2009, tutto l'Archivio IRI è stato DEPOSITATO all'Archivio Centrale dello Stato.
    ogni busta (e/o registro) è stata rinumerata. la numerazione che parte da 1 e arriva al numero 4555 è preceduta dalla lettera "R" che sta ad indicare il termine "rossa" ed è la nuova collocazione fisica di ciascuna unità all'interno del fondo.
    I riferimenti alla tripartizione topografica: ACS - DEPOSITO - AMMEZZATO nelle note di ogni scheda e le vecchie collocazioni che riflettevano tale ripartizione sono da considerarsi superate.
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Elisabetta Reale