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RACCOLTE SPECIALI - DIRETTIVE DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI In questa sezione sono descritti i nuclei documentali acquisiti in via straordinaria, in attuazione di provvedimenti specifici della Presidenza del Consiglio volti a favorire la ricostruzione di gravissimi eventi degli anni 1969-1980. Si tratta , in particolare, di due direttive del 2008 e del 2014, la prima relativa al "caso Moro", l'altra ad alcuni gravissimi eventi degli anni 1969-1984. Tali direttive hanno disposto che le Amministrazioni dello Stato anticipassero in modo significativo i tempi del versamento agli Archivi di Stato, di norma previsti in almeno 30 anni dalla conclusione degli affari, procedendo ove necessario alle operazioni di declassifica dei documenti. La declassifica di documenti e informazioni ricade interamente nella sfera di competenza e responsabilità dell'autorità che l'ha disposta. Infatti, l'art. 19, comma 2, del DPCM 22 luglio 2011, prevede che la "declassifica di un'informazione è disposta dall'autorità che ha apposto la classifica ai sensi dell'articolo 42, comma 2, della legge [124/2007], o da altro soggetto che, a richiesta, sia stato dalla stessa a ciò autorizzato. L'Autorità nazionale per la sicurezza nella generalità dei casi e gli organi di sicurezza di un'amministrazione o ente sovraordinati a quello che ha originato l'informazione, possono disporre la variazione o l'eliminazione della classifica di segretezza attribuita alla medesima da un'autorità sottordinata"; La gestione documentale di tutti i documenti classificati, ivi comprese le operazioni di selezione, è di competenza esclusiva di quel complesso di soggetti - centrali, periferici, di enti e operatori economici - che la normativa riconduce all'Ufficio centrale per la segretezza (UCSe). L'Ufficio centrale per la segretezza (UCSe), istituito presso il Dipartimento informazioni per la sicurezza (DIS), svolge funzioni direttive, consultive, di coordinamento e controllo in materia di tutela amministrativa del segreto di Stato e delle classifiche di segretezza. Per la documentazione del DIS la Direttiva Renzi ha disposto la definizione dei criteri con cui sono effettuati i versamenti all'Archivio centrale dello Stato e delle modalità con cui si proteggono specifiche informazioni di cui si richiede la tutela nell'interesse della sicurezza di persone, della riservatezza di terzi, ovvero delle relazioni internazionali. Alla documentazione versata si applicano le norme in materia di consultabilità come stabilite nel Codice dei Beni culturali. In particolare, poiché tutti i documenti versati, anche se di data molto recente, sono stati accuratamente valutati dai soggetti versanti e nel caso declassificati, ai fini della sicurezza dello Stato essi non hanno più carattere riservato e quindi sono liberamente consultabili. In questo senso si è espressa anche la Commissione consultiva per le questioni inerenti alla consultabilità degli atti d'archivio riservati operante presso il Ministero dell'Interno. Qualche cautela è invece opportuna per la tutela della sicurezza delle persone e delle relazioni internazionali. Pertanto, nel caso in cui all'atto del versamento sia segnalata la presenza di documenti contenenti dati e/o informazioni da tutelare sotto questo profilo, la consultazione avviene secondo le norme in vigore, le quali prevedono l'oscuramento di tali dati.
  • identificativo:
  • IT-ACS-AS0001-0005097

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