Nato (Livorno, 28 ott. 1872-Roma, 5 ott. 1947) da famiglia ebraica, fratello del pittore Amedeo, nel 1894 è tra i fondatori del sezione livornese del Partito Socialista Italiano, divenendo l'anno successivo anche consigliere comunale della sua città, svolse attività sindacale, condivise con Filippo Turati la visione riformista. Deputato dal 1913, anti-interventista, partecipò alla conferenza di Zimmerwald. Dichiarato decaduto dalla carica parlamentare nel 1924 , rappresentò come avvocato la parte civile nel processo relativo all'omicidio di Giacomo Matteotti, Nel 1926 intraprese la via dell'esilio in Francia, ove fu rappresentante italiano all'Internazionale socialista. Membro della Consulta nazionale e della Assemblea Costituente. L'11 gennaio 1947 partecipò alla scissione di Palazzo Barberini divenendo presidente del PSLI (divenuto poi PSDI).