Professore, redattore del giornale la "Tribuna" dal 1897 al 1900. Dal 1901, anno della sua fondazione, fu redattore del "Giornale d'Italia"di cui divenne caporedattore e poi vice direttore. Lavorò, quindi, a stretto contatto con Alberto Bergamini che fu direttore del giornale"Giornale d'Italia" fino al 1923.
Fece parte attivamente dell'Associazione della Stampa. Nominato consultore del Governatore di Roma per le sue conoscenze di archeologia e toponomastica di Roma fu anche consigliere della Società geografica italiana dell'Istituto Cristoforo Colombo, del Pio Istituto Sodalizio dei Piceni e vicepresidente del Circolo della Stampa. All'Attività giornalistica affiancò quella di studioso e cultore di musica e di storiografia e si occupò in particolare di diversi aspetti della storia e della vita pubblica della sua regione d'origine . Molti dei suoi scritti sono firmati con lo pseudonimo "Svastica" che assunse all'inizio del novecento.