[permalink: http://search.acs.beniculturali.it/OpacACS/guida/IT-ACS-AS0001-0004503]
[...] Il recupero di questo importante fondo si deve alla sensibilità archivistica di Ugo Cova, direttore dell'Archivio di Stato di Trieste, che, nel corso dei lavori della Commissione di sorveglianza sull'archivio del Commissariato del governo nella Regione Friuli-Venezia Giulia, ha soffermato la propria attenzione non solo sulle serie documentarie e fotografiche, ma anche su un cospicuo numero di bobine cinematografiche, condizionate in contenitori metallici, ma conservate alla rifusa e in parte sul pavimento, risalenti - secondo il rappresentante del Commissario di governo - al Governo militare alleato. Non disponendo all'epoca dei mezzi per garantire una adeguata conservazione e possibilità di fruizione del fondo, Cova informò il direttore generale, Renato Grispo, che autorizzò il versamento delle bobine all'Archivio di Stato di Trieste per poi trasferirle all'Archivio centrale dello Stato, cosa che avvenne il 12 febbraio 1987. Anche l'Archivio centrale dello Stato, all'epoca, non disponeva di mezzi adatti per trattare e schedare materiali cinematografici. Il soprintendente, Mario Serio, ritenne quindi opportuno instaurare un rapporto di collaborazione con l'Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico, che poteva vantare una sicura esperienza in materia. Fu così dato l'incarico all'Archivio audiovisivo di esaminare i materiali, valutarne lo stato di conservazione e procedere alla schedatura di tutti i film. Quell'Istituto fece un piano di lavoro e le bobine vi furono trasferite in vari gruppi nel corso del 1991. Nel dicembre 1991 l'Archivio audiovisivo, complatata la schedatura di tutte le pellicole, consegnò all'Archivio centrale dello Stato le bobine e i materiali elaborati. La schedatura ha puntualmente rilevato i dati inerenti le pellicole (data, regia, montaggio, fotografia, musica, produttore o ente committente, durata, bianco/nero o colore, sonoro, lingua), un abstract del contenuto e l'indicazione di voci per indici o chiavi di ricerca (nomi geografici, persone, enti e cose notevoli). L'Archivio audiovisivo ha provveduto a stampare le schede dei film, con tutti i dati rilevati, in due fascicoli (2), offrendo così una prima possibilità di consultazione fin dal 1992. Nel presente volume, pertanto si ripropone quella descrizione che - come sempre accade quando si passa dalla rilevazione per schede alla stesura dell'inventario - ha richiesto una attenta revisione redazionale per quanto attiene alla dislocazione dei dati, per sfrondare l'apparato informativo di alcune ridondanze, per completare dati lacunosi e controllare l'esattezza dei nomi. La revisione redazionale è stata affidata a Giulia Barrera e Giovanna Tosatti, responsabile della Sezione archivio audiovisivi, film e documentari in copia presso l'Archivio centrale dello Stato (3). In anni recenti l'Archivio centrale dello Stato ha provveduto a riversare le pellicole in versione Betacam e in versione WHS, facilitando così al massimo la consultazione, senza provocare danni agli originali, conservati secondo criteri di sicurezza. [...] Paola Carucci
  • identificativo:
  • IT-ACS-AS0001-0004503
  • consistenza:
  • 827 di cui DVD 122, VHS 205, BETACAM 122, PIZZE 378
  • strumenti:
  • 58/001 (a stampa), Giulia Barrera - Giovanna Tosatti, 2007

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