Partecipa giovanissimo al movimento della Scapigliatura milanese, scrivendo articoli sui periodici locali e realizzando opere come L'Altrjeri - nero su bianco, Vita di Carlo Alberto Pisani, Note azzurre, Ritratti umani - dal calamajo di un medico. Viene nominato "Ciambellano del cifrario" presso il Ministero degli Esteri e nel 1870 Console a Bogotá e successivamente ministro Plenipotenziario ad Atene e negli ultimi anni di vita, Governatore dell'Eritrea. In seguito alla caduta del governo Crispi (1896) si ritira nella villa di famiglia a Corbetta (MI) e si dedica allo studio dell'archeologia e alla costituzione del museo archeologico privato oggi denominato "Villa Pisani Dossi" che conserva oltre a reperti archeologici di notevole valore una biblioteca costituita da volumi e da documenti di varie epoche, raccolte storiche curate dallo stesso Pisani Dossi.