
L'ordinamento giudiziario, approvato con r.d. 6 dic. 1865, n. 2626, recepiva l'esistenza di quattro corti di cassazione, competenti in materia civile e penale, con sede a Torino, Firenze, Napoli e Palermo. Divenuta Roma capitale del regno, fu approvata la l. 12 dic. 1875, n. 2837 che autorizzava il governo ad istituire a Roma due sezioni temporanee di cassazione, una civile e una penale. Il r.d. 23 dic. 1875, n. 2852, provvide poi alla loro organizzazione. Con l. 6 dic. 1888, n. 5825, furono trasferite alla sezione penale di Roma le funzioni in materia penale esercitate dalle altre quattro corti cui rimasero così soltanto le competenze in materia civile. Finalmente nel 1923 furono abolite anche le sezioni civili di Torino, Firenze, Napoli e Palermo e fu creata un'unica magistratura in Roma con sezioni civili e penali, che assunse la denominazione di corte suprema di cassazione. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]