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L'istituzione del Consiglio superiore di sanità, quale organo di consulenza tecnico-scientifico del ministro dell'interno in materia sanitaria, risale alla l. 20 mar. 1865, n. 2248 per l'unificazione amministrativa del regno. Era all'origine composto: di un presidente; del procuratore generale presso la Corte d'appello della capitale; di sei consiglieri ordinari e sei straordinari, scelti tre tra professori o dottori di medicina e chirurgia, uno fra i farmacisti, gli altri fra persone esperte nelle materie giuridiche e amministrative e infine uno dei consiglieri straordinari fra i professori di veterinaria. La legge 9 lug. 1876 n. 3228 prescrisse l'accrescimento del Consiglio superiore di sanità di due consiglieri: il medico ispettore del corpo sanitario militare marittimo e il direttore della marina mercantile, con l'obbligo di intervenire quando il Consiglio avesse trattato affari inerenti la sanità marittima. In dipendenza degli eventi bellici, per effetto dell'art. 2 del r.d.l. 30 ott. 1943, n.2/B, il Consiglio superiore di sanità cessò di funzionare, al suo posto con dlg. lgt. 22 mar. 1945, n.136, fu istituita una Commissione consultiva centrale di sanità che però non fu mai convocata. Il 13 luglio 1950 si insediò il nuovo Consiglio superiore di sanità riformato e ricostituito con l. 21 mar. 1949, n. 101. La materia sanitaria, sottratta nel 1945 al Ministero dell'interno e affidata all'Alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica, alle dipendenze della Presidenza del consiglio, fu nel 1958 attribuita ad un ministero appositamente creato. La legge 13 marzo 1958, n. 296, istitutiva del Ministero della sanità, ne approvò competenze e attribuzioni, con d.m. 15 ottobre 1958 se ne ordinarono gli uffici. Si dispose che il ministero, così come era stato l'Alto commissariato dal Consiglio superiore di sanità, quale organo consultivo, disciplinato dalla legge 19 ottobre 1960, n. 1236, dai d.p.r. 11 febbraio 1961, n. 257 e n. 264 e in seguito riorganizzato nella composizione e ordinamento dalla l. 14 marzo 1968, n. 203. [a cura di M. Di Simone]

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