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AMMINISTRAZIONE AUTONOMA MONOPOLI DI STATO Lo Stato unitario assunse il diritto di privativa nel settore dei sali e dei tabacchi con la l. 13 lug. 1862 n. 710; in virtù di questa legge la fabbricazione dei tabacchi, l'estrazione del sale dall'acqua del mare, dalle sorgenti saline e dalle miniere, e l'importazione e lo spaccio dei tabacchi e del sale erano riservate alla Stato, ma avrebbero continuato a essere libere nelle isole. Successivamente le leggi n. 2396 e n. 2397 del 15 giu. 1865 diedero un primo assetto alla materia, e con il r.d. n. 2398 della stessa data fu approvato il regolamento. La competenza della gestione del monopolio fu assegnata alla Direzione generale delle gabelle ma ben presto si fece ricorso alla collaborazione dei privati: nel 1868 fu stipulata una convenzione tra il Ministero delle Finanze e una società anonima, costituita da un gruppo di società e capitalisti italiani e stranieri, chiamata Regìa cointeressata, la quale a partire dal 1° gennaio 1869 e per un periodo di 15 anni, avrebbe gestito il monopolio dei tabacchi. Con l'annessione di Roma fu assorbita anche la Regìa pontificia. La convenzione, scaduta il 31 ottobre 1883, non fu rinnovata e dal 1° gennaio 1884 il monopolio dei tabacchi tornò alla Direzione generale delle gabelle per esserne poi distaccato con la creazione, in virtù del r.d. 27 settembre 1893 n. 557, della specifica Direzione generale delle privative alla quale fu poi affiancata la Regia agenzia del monopolio italiano dei tabacchi negli USA, istituita con r.d. 2 ott. 1897 n. 492. All'istituzione della direzione generale fece seguito il r.d. 3 nov. 1893 n. 626 che costituì presso la direzione stessa, il Consiglio tecnico per l'amministrazione dei tabacchi, il quale aveva anche funzioni di organo consultivo per le determinazioni del ministro, sulle materie di competenza. Con la l. 23 dicembre 1900 n. 505 fu assunto anche il monopolio della produzione dei chinacei di Stato per combattere efficacemente la malaria e venne istituito un apposito Laboratorio centrale del chinino di Stato con sede a Torino. Questa gestione monopolistica non aveva finalità fiscali ma si trattò di un monopolio sociale la cui funzionalità cessò con la scomparsa dell'endemia malarica. Con d. lgt. 3 feb. 1918 n. 235 la direzione fu trasformata in Direzione generale dei monopoli, sdoppiata alla fine dello stesso anno in due direzioni generali: quella dei monopoli industriali e quella dei monopoli commerciali. In questi anni ai quattro monopoli dei sali, dei tabacchi, del lotto e del chinino, si aggiunse quello dei fiammiferi, abolito poi con r.d. 11 marzo 1923 n. 560 e sostituito dall'imposta di fabbricazione.
Con r.d. 25 feb. 1923 n. 539, si operò il riordino dell'Amministrazione finanziaria, e si ritornò alla precedente denominazione di Direzione generale delle privative che rimase fino alla creazione dell'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, avvenuta con r.d. l. 8 dic. 1927 n. 2528, convertito nella l. 6 dic. 1928 n. 3474.
L'Amministrazione è presieduta dal ministro delle finanze, assistito da un Consiglio di amministrazione e coadiuvato da un direttore generale; ha un proprio bilancio che viene presentato in allegato allo stato di previsione della spesa del Ministero delle finanze. Le entrate derivanti dalla vendita dei generi di monopolio, sono rappresentate dall'imposta di consumo, alla quale dal 1973 si è aggiunta l'IVA, che costituisce l'entrata fiscale e confluisce nel bilancio di entrata dello Stato, e le entrate di natura industriale e commerciale, che affluiscono al bilancio dell'Amministrazione. Alla contrazione dei consumi dovuta al periodo critico della seconda metà degli anni venti, l'Amministrazione rispose con le coltivazioni nazionali curandone in modo particolare l'aspetto scientifico e sperimentale con l'istituzione nel 1931 dell'Istituto sperimentale della tabacchicoltura salentina a Lecce. Negli anni trenta all'incremento delle coltivazioni si accompagnò un vasto programma di costruzione di nuove manifatture e magazzini. Con r.d.l. 1 marzo 1936 n. 70 l'Amministrazione assunse l'esclusiva delle vendita delle cartine e tubetti per sigarette e delle pietrine focaie, ma successivamente con la l. 15 gennaio 1940 perse la gestione monopolistica del lotto e delle lotterie che fu assegnata all'apposito Ispettorato del lotto e delle lotterie. Dopo gli anni della ricostruzione, gli anni sessanta rappresentano un periodo di grande sviluppo per i monopoli ma anche di cambiamento dovuto al Trattato di Roma che, disciplinando la Comunità economica, imponeva un riordinamento dei monopoli sottoponendoli alle regole della concorrenza controllata da tuttavia da vincoli precisi atti a favorire lo sviluppo degli scambi. Gli accordi e i programmi comunitari dei paesi della CEE trovarono veste definitiva con il regolamento del 21 aprile 1970 n. 727 che creava un'organizzazione comune di mercato del tabacco greggio e trasferiva a carico del FEOGA l'onere del sostegno alla tabacchicoltura. Per l'applicazione del regolamento fu necessario aggiornare la legge sul monopolio del 17 luglio 1942 n. 907. Dal 1° gennaio 1973 fu soppresso il monopolio sulle cartine e tubetti di sigarette, mentre quello sulle pietrine focaie era stato abolito dal 22 aprile del 1972; fu abolita l'imposta di consumo sul sale, seguita dalla soppressione del monopolio relativo, a partire dal 1° gennaio 1974; dal 1973 fu permessa anche la libera importazione e distribuzione dei fiammiferi. Con successive norme comunitarie e nazionali è stato accolto tra l'altro il principio della libera importazione e commercializzazione all'ingrosso dei tabacchi lavorati di provenienza comunitaria (l. 724 del 1975). L'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, fu privata dei diritti esclusivi sul monopolio delle pietrine focaie, tubetti e cartine di sigarette; del divieto d'importazione e fabbricazione di apparecchi d'accensione e fiammiferi; del monopolio del sale e della coltivazione del tabacco; del divieto o limitazioni dell'importazione dei prodotti esteri. Conservò l'estrazione del sale nel territorio continentale, la produzione interna dei tabacchi lavorati, la distribuzione all'ingrosso di quelli esteri, la vendita al dettaglio di tutti i prodotti da fumo. Con la legge 528 del 1982 acquisì il servizio del lotto " affidato all'AAMS che lo gestisce nell'ambito dei monopoli fiscali" e dal 1989 anche la gestione delle lotterie nazionali. Dagli inizi degli anni novanta sotto l'influenza della normativa dell'Unione europea il processo di privatizzazione investì anche l'AAMS: il d. legislativo n. 283 del 9 lug. 1998 istituì l'Ente tabacchi italiani quale ente pubblico economico trasformato in società per azioni con delibera del presidente del consiglio di amministrazione del 23 giugno 2000, secondo quanto previsto dall'art. 1 del d.lg. 283/98. Con DPR 7 febbraio 2000 n. 115 l'Amministrazione fu riorganizzata mediante accorpamenti di alcune direzioni centrali: personale, amministrativa e dei sistemi informatici, in un'unica struttura, e con l'aggiunta di nuove competenze, come la gestione del gioco del Bingo in base al d.m. 31 gen. 2000 n. 29, e la gestione di tutti i giochi a pronostici e delle lotterie locali, le quali con DPR 24 gen. 2002 n. 33 furono affidate all'AAMS. Pur mantenendo alcune delle tradizionali competenze sui prodotti derivanti dalla lavorazione del tabacco, le competenze si restrinsero essenzialmente ai compiti di regolazione e controllo del comparto del gioco pubblico avendone acquisito le funzioni statali, e all'azione di garanzia del gettito erariale di competenza. Tale attività viene effettuata mediante 26 uffici dipendenti dalla direzione generale e dalle quattro direzioni responsabili delle strategie, per i giochi, per le accise, per l'organizzazione e per la gestione delle risorse. Il ministero dell'economia e delle finanze, sulla base della l. 23 dicembre 1996 n. 662, attraverso l'AAMS devolve al ministero per i beni e le attività culturali una parte degli utili erariali del gioco per il recupero e la conservazione del patrimonio artistico. L'acquisizione progressiva del monopolio nel settore del gioco pubblico, iniziato nel 1988 con le lotterie nazionali, e nel 1994 con il gioco del Lotto e delle lotterie istantanee e proseguita nel 2000 con l'assunzione della gestione del Bingo, si è arricchito infine con i Giochi Videolottery, introdotti in Italia dalla legge 184/2008, lanciati sul mercato grazie al d.l. 39/2009. Le ultime innovazioni istituzionali riguardanti l'AAMS sono il d.l.6 luglio 2012 n. 95, convertito in legge 7 agosto 2012, n. 135 - con cui a partire dal 1º dicembre 2012 le competenze che configurano il portafoglio dell'AAMS sono state incorporate nell'Agenzia delle Dogane. A seguito di questa fusione, l'Agenzia delle Dogane, istituita dal d.lgs 30 luglio 1999, n. 300, ha assunto la nuova denominazione di Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
[a cura di E. Ciccozzi]

DIREZIONE GENERALE (1884-1978)

  • consistenza:
  • 3296 bb. e regg.

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