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PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Con r.d. 27 mar. 1867, n. 3629, furono stabilite per la prima volta le attribuzioni della presidenza del consiglio dei ministri, ma il decreto fu revocato dopo appena un mese. Soltanto nel 1876 con r.d. 25 agosto, n. 3289, tali attribuzioni furono nuovamente fissate e nel 1881, con r.d. 3 aprile, n. 150 si riconobbe alla presidenza un organico, costituito da un unico posto di archivista capo. Nel 1887, con r.d. 4 settembre, n. 4936, fu istituita la segreteria della presidenza e con r.d. 14 nov. 1901, n. 466, relativo alle attribuzioni del consiglio dei ministri, furono ampliate quelle del presidente del consiglio. Parallelamente si susseguirono diversi tentativi diretti a costituire la presidenza del consiglio in ministero. Tra i più importanti si segnalano i disegni di legge del 1878, del 1880 e del 1884, rimasti tutti senza seguito. Allo stesso fine mirava anche il disegno di legge presentato da Crispi due mesi dopo l'approvazione del r.d. 4 sett. 1887, n. 4936, relativo alla segreteria della presidenza del consiglio: a seguito del disegno di legge proposto si ebbe la 1.12 febbr. 1888, n. 5195, con la quale si disponeva che il numero e le attribuzioni dei ministeri dovessero determinarsi con decreto reale, mentre rimaneva insoluto il problema della creazione di un ministero della presidenza. Analoghi tentativi furono fatti nel 1925, ne 1929, nel 1952, nel 1956 e infine nel 1958, tutti rimasti senza seguito. Con r.d. 18 genn. 1919, n. 38, fu creata la carica di vicepresidente del consiglio, soppressa con r. d. 23 mag. 1920, n. 726. Nel giugno del 1920, all'atto della formazione del governo, il presidente del consiglio nominò un sottosegretario di Stato per la presidenza del consiglio. I r.d.1. 10 lu. 1924, n. 1100, confermava sostanzialmente quanto era disposto nella 1.8 apr. 1906, n. 109, circa l'istituzione del gabinetto della presidenza del consiglio, dei ministri e dei sottosegretari e introduceva la figura del segretario particolare, mentre il d.1. 3 genn. 1926, n. 60, consentiva che del gabinetto facesse parte personale estraneo all'amministrazione. Con decreto del capo del governo dell'11 nov. 1929 si stabiliva che il segretario capo della presidenza fosse anche capo di gabinetto. La 1.24 dic. 1925, n. 2263 sul capo del governo, primo ministro, segretario di Stato, attribuì al capo del governo - questa dizione si sostituiva a quella di presidente del consiglio - funzioni e prerogative non solo particolarmente ampie, ma tali da conferirgli una nuova posizione costituzionale. Degli uffici dipendenti dalla presidenza del consiglio, oltre alla consulta araldica , che fino al 1923 dipendeva dal ministero dell'interno, si segnalano tra quelli istituiti o comunque riorganizzati durante il regime fascista, l'ufficio stampa (vedi Ministero della cultura popolare ), la commissione per la riforma burocratica, la commissione suprema di difesa, la segreteria particolare del capo del governo (vedi Archivi fascisti, Segreteria particolare del duce ), l'ufficio legislativo, il servizio speciale riservato (vedi Ministero dell'interno, direzione generale della pubblica sicurezza ), l'istituto centrale di statistica (istituito con l.9 lu. 1926, n. 1162, presso il ministero delle finanze), il comitato di mobilitazione civile, il comitato permanente del grano, il commissariato generale per la pesca, il commissariato per la colonizzazione e le migrazioni interne , il commissariato per il turismo, il consiglio nazionale per le ricerche . Nel 1930 fu posta alle dipendenze del capo del governo la corte dei conti , nel 1931 il consiglio di Stato e con r.d. 3 genn. 1931, n. 2, l'avvocatura dello Stato che, prima denominata avvocatura erariale, aveva assunto la nuova denominazione con r.d. 20 nov. 1930, n. 1483. Con r.d.l. 16 mag. 1944, n. 136, si stabilì nell'Italia liberata di sostituire in tutti gli atti ufficiali la dizione di capo del governo con quella di presidente del consiglio, primo ministro segretario di Stato, ma soltanto nel luglio del 1944 la presidenza riacquistò le sue funzioni tradizionali. Nel 1944 fu istituito l'ufficio studi e legislazione e passò alle dipendenze della presidenza il sottosegretariato per la stampa e le informazioni; furono istituiti l'alto commissariato per l'alimentazione (vedi Ministero dell'agricoltura e foreste ), l'alto commissariato per l'igiene e la sanità pubblica, l'alto commissariato per la Sardegna. Fu confermata la dipendenza dalla presidenza dell'istituto centrale di statistica e quella del consiglio nazionale delle ricerche; alla presidenza furono anche conferite attribuzioni in relazione ai comitati interministeriali. Nel 1946 vennero ad essa devolute le attribuzioni dell' alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo . Con d.l.c.p.s. 12 sett. 1947, n. 941, veniva istituito il commissariato per il turismo e con d. 1.8 apr. 1948, n. 274 venivano istituiti la direzione generale dello spettacolo (che assorbiva l'ufficio centrale della cinematografia istituito con l.16 mag. 1947, n. 379), il servizio delle informazioni e l'ufficio della proprietà letteraria, artistica e scientifica, che vennero a costituire i servizi per lo spettacolo, l'informazione e la proprietà letteraria, successivamente trasformati in servizio informazioni e ufficio per la proprietà letteraria artistica e scientifica . Il decreto n. 274 del 1948 stabiliva inoltre i ruoli organici del personale dei servizi dipendenti dalla presidenza e del commissariato per il turismo. Veniva poi costituito il commissariato generale per il governo di Trieste e infine venivano trasferite alla presidenza del consiglio le attribuzioni del comitato giurisdizionale centrale per la decisione delle controversie in materia di requisizione e istituiti alle sue dipendenze l'ente nazionale distribuzione soccorsi in Italia, l'ente nazionale assistenza ai lavoratori, un comitato per le pensioni privilegiate ordinarie, la commissione revisione dei prezzi dei contratti di pubbliche forniture e il comitato interministeriale per la ricostruzione. Le norme della costituzione relative al consiglio dei ministri e al presidente del consiglio sono contenute negli artt. 92, 93, 94, 95, 96. La presidenza, struttura in cui si incardina l'azione del presidente del consiglio, funge inoltre da segreteria del consiglio dei ministri, esercita la vigilanza su enti diversi, ha compiti amministrativi inerenti al consiglio di Stato, alla corte dei conti e all'avvocatura dello Stato. E articolata in uffici propri, in comitati interministeriali, comitati nazionali, altri organi collegiali, servizi e uffici diversi. [tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]

Consiglio dei ministri (1859-1976)

  • consistenza:
  • 195 bb., voll. e bobine

GABINETTO (1868-1987)

GABINETTO
  • consistenza:
  • 7462 bb., regg. e voll.

SERVIZI INFORMAZIONI E UFFICIO PROPRIETA' LETTERARIA ARTISTICA E SCIENTIFICA (1861-1980)

SERVIZI INFORMAZIONI E UFFICIO PROPRIETA' LETTERARIA ARTISTICA E SCIENTIFICA
  • consistenza:
  • 61485 bb., scc., ff., voll., regg. e schedari

CONSULTA ARALDICA (sec. XVII - inizio sec. XXI)

CONSULTA ARALDICA Fu istituita con r.d. 10 ott. 1869, n. 5318, con il compito di dare pareri al governo in materia di titoli gentilizi, stemmi e altre pubbliche onorificenze ed ebbe sede presso il ministero dell'interno. Era composta di otto membri di cui qu...
  • consistenza:
  • 2685 bb., voll. e regg.

UFFICIO ARALDICO (1860-1999)

  • consistenza:
  • 526 bb., voll. e regg.

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