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REAL CASA Sotto questa denominazione si comprendono gli uffici che assolvevano a funzioni pubbliche e private attinenti alla persona del re e alla corte reale: casa militare, casa civile, ministero della real casa, oltre che alcuni uffici particolari quali ad esempio quelli del grande scudiere e del gran cacciatore, che godevano di autonomia amministrativa, e delle corti personali del principe ereditario e degli altri componenti della famiglia reale. Capo della casa militare era il primo aiutante dl campo che nello svolgimento del servizio era coadiuvato da generali e ammiragli e da vari alti ufficiali d'ordinanza che formavano la casa militare onoraria. Le regie patenti 31 marzo 1817, n. 533, affidarono all'Azienda della real casa la cura degli edifici reali con tutte le loro dipendenze, sopprimendo l'Azienda delle fabbriche e fortificazioni che assolveva precedentemente tale compito. Con successivi provvedimenti, tra cui il regio brevetto 18 settembre 1839 e annesso regolamento, vennero strutturati gli uffici dell'Intendenza generale della real casa e azienda, ma è solo con la promulgazione dello Statuto del Regno (4 marzo 1848) e la costituzione della dotazione della corona (art. 19) che si avvia la prima sostanziale riforma, che trova espressione nel decreto reale 24 gennaio 1849, n. 870. Il decreto prevedeva che le cariche della Real casa fossero quelle del prefetto di palazzo, del sovrintendente generale della lista civile, del primo elemosiniere e del primo aiutante di campo. L'Azienda della real casa acquistava pertanto maggiore importanza arricchita dei compiti di amministrazione della lista civile in ossequio al dettato costituzionale; era strutturata in quattro divisioni e precisamente divisione I: gabinetto particolare di S.M., personale di corte amministrativo, religioso e sanitario, gabinetto del ministro, affari generali e riservati; divisione II: direzione delle fabbriche e possessi; divisione III: mantenimento ordinario della Real casa, personale di livrea, viaggi; divisione IV: contabilità e controllo. Con r.d. 10 novembre 1856 (il decreto non si trova inserito nella Raccolta ufficiale delle leggi del Regno ma la notizia è pubblicata nella Gazzetta piemontese n. 286 del 1856) il sovrintendente generale della lista civile assunse il titolo di ministro della Real casa. Il primo aiutante di campo, il prefetto di palazzo e il ministro della real casa erano, ai sensi del r.d. 19 apr. 1868, n. 4349, grandi ufficiali dello Stato. Dopo l'insediamento a Roma, le funzioni e le strutture della Real casa trovarono un'organica sanzione con il decreto reale 16 gennaio 1871, che non solo regolava ed aumentava il numero delle cariche di corte, ma ne descriveva minuziosamente le attribuzioni. Cinque erano i personaggi "chiamati ad esercitare la superiore direzione della Real casa: il ministro, il prefetto di palazzo, il primo aiutante di campo, il grande scudiere e il gran cacciatore". Il decreto prevedeva inoltre l'istituzione dell'ufficio di beneficenza (art. 47) per la concessione dei sussidi ai bisognosi e del Gabinetto particolare competente nell'esame degli omaggi e nella corrispondenza con il Gran magistero dell'ordine mauriziano e della corona d'Italia. Per la prima volta veniva regolamentato, anche se l'istituto già esisteva, il Consiglio della Real casa, sorta di organo amministrativo della stessa. Composto dagli alti funzionari di corte, si riuniva ogni tre mesi ed era chiamato a deliberare sui progetti di bilancio, di riorganizzazione della Real casa, di modifica alle piante del personale e anche sui cambiamento dei modelli delle uniformi e delle livree. Il regno di Umberto I portò, grazie alla capacità di personaggi quali Giovanni Visone e Urbanino Rattazzi e nel quadro di una maggiore razionalizzazione della struttura della Real casa, a un'ulteriore specificazione delle attribuzioni delle cariche di corte e a una più puntuale definizione dei compiti del ministro, che divenne il capo effettivo, se non ancora di diritto, della casa civile pur nominalmente sottoposta anche all'autorità del prefetto di palazzo. Il primo decreto emanato dal nuovo re riguardò lo scioglimento del gabinetto particolare e la riconduzione delle relative attribuzioni alla segreteria del ministro (decreto reale 27 gennaio 1878). Con la riforma promossa dal ministro Visone (decreto reale 25 giugno 1884), la struttura del Ministero venne suddivisa in otto divisioni: divisione I - segreteria reale; divisione II - personale, affari generali, cassetta privata; divisione III - fabbriche e possessi; divisione IV - governo interno; divisione V - scuderie e razze; divisione VI - uffici d'ordine; divisione VII - ragioneria generale e tesoreria; divisione VIII - controllo. Rimasero stabili le attribuzioni degli alti funzionari di corte: il ministro, il prefetto di palazzo, il primo aiutante di campo, il grande scudiere e il gran cacciatore; ad essi si aggiunsero la dama e il cavaliere d'onore per il servizio del cerimoniale della regina, l'ufficio di segreteria particolare della regina venne assorbito dalla segreteria reale che andò a costituire la divisione I del Ministero. Nel 1892 (decreto reale 25 dicembre 1892, n. 309) il ministro Rattazzi ridusse il numero delle divisioni da otto a cinque, accorpandone alcune e distribuendo meglio le competenze. Fu abolito l'incarico di segretario generale del Ministero e sostituito con quello di direttore generale dell'amministrazione. Furono soppresse la divisione V - scuderie e razze che passò all'ufficio del grande scudiere e la divisione VI - uffici d'ordine che divenne un ufficio a se stante del Ministero. Furono accorpate la divisione VII e VIII che andarono a costituire la divisione V denominata ragioneria generale, tesoreria e controllo. Le amministrazioni provinciali della Real casa vennero costituite in direzioni provinciali (rette da direttori capi divisione) con sedi a Torino, Milano, Firenze, Napoli, Palermo, Pisa, Genova e Venezia. In base al r.d. 14 nov. 1901, n. 466, la nomina del ministro della real casa fu posta tra le attribuzioni del consiglio dei ministri. Il decreto reale 6 ottobre 1914, n. 327, portò alla costituzione dell'ufficio di beneficenza che cessò di essere affidato alla divisione II, e il passaggio dalla divisione II alla divisione I delle seguenti attribuzioni: presidenze onorarie, protettorati, intitolazioni a nomi sovrani, brevetti di regio stemma, compensi per omaggi, concorsi, acquisti di gioielli. Il decreto reale 1° giugno 1921, n. 151, ridusse le direzioni della Real casa in provincia a quelle di Pisa e Torino. Con il decreto reale 27 novembre 1921, n. 166, furono ulteriormente definite le attribuzioni degli uffici costituenti il Ministero: divisione I - segreteria reale; divisione II - personale; divisione III - amministrazione beni della corona e governo interno; divisione IV - ragioneria; ufficio di beneficenza, che divenne la divisione V con il decreto reale 10 luglio 1934, n. 123. L'ordinamento del Ministero definitivamente sancito con il decreto reale 15 agosto 1939, n. 328, si articolava in: divisione I - segreteria reale; divisione II - personale; divisione III - amministrazione; divisione IV - ragioneria; divisione V - beneficenza; ufficio per la gestione delle reali tenute. Con il decreto reale 16 settembre 1940, n. 402, sulle attribuzioni dei funzionari di corte, emerge la funzione unica ed arbitrale del ministro, questi è "la prima grande carica di corte e capo della casa civile e a lui fanno capo la reale corte, la corte di S.M. la regina e le case e le corti dei RR. principi e principesse... da lui dipendono tutto il personale della Real casa e tutti i servizi della Real casa, salvo quanto sia attribuito ad altri funzionari di corte". Nel biennio 1944-46 irrilevanti furono le modifiche nell'amministrazione del Ministero della real casa veniva soppresso con d.. l.p. 19 giu. 1946 n. 3 e i suoi servizi venivano affidati a un commissario nominato con decreto del presidente del consiglio. Il commissario doveva provvedere all'amministrazione dei beni dello Stato già costituenti la dotazione della corona. Ad esso erano devolute le facoltà spettanti prima al ministro della Real casa. [aggiornamento a cura di F.R. Scardaccione]
  • soggetto produttore:
  • Real casa
  • identificativo:
  • IT-ACS-AS0001-0000285
  • consistenza:
  • 10190 bb., regg. e voll.

CASA MILITARE DI S.M. IL RE (1865-1946)

CASA MILITARE DI S.M. IL RE
  • consistenza:
  • 1364 bb., voll. e regg.

Amministrazione del patrimonio privato

Amministrazione del patrimonio privato La famiglia reale Savoia è stata proprietaria di una serie di beni costituenti il patrimonio privato del sovrano, distinti quindi dai beni costituenti la dotazione della Corona. Tra i beni appartenenti al patrimonio privato si segnalano la ...
  • consistenza:
  • 32 scatoloni 31 e stampe 1

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