Caglioti, Vincenzo (1902 - 1998)

Presidente del CNR dal 1965 al 1972, Caglioti nato a Soriano Calabro nel 1902 e laureatosi in chimica presso l'Università di Napoli nel 1924, perfezonò il suoi studi nel campo della chimica strutturistica in varie università tedesche, ottenendo poi la cattedra alla sapienza dove rimase per lunghissimi anni come professore fuori ruolo. Nel 1957 l'Accademia dei Lincei gli assegnò un premio nazionale per la chimica, in riconoscimento dei suoi numerosi studi nel campo della chimica strutturistica e dei composti di cordinazione. Tali ricerche fanno di caglioti un precursore nello svilippo tra ricerca ed industria. Il suo nome è legato, inoltre, ad alcuni grandi avvenimenti del progresso delle scienze nel dopoguerra, primo tra tutti il "Progetto propilene"del premio Nobel Giulio Natta, che portò in Italia e nel mondo lo sviluppo della ricerca sui polimeri approfondita successivamente dalla Motedison e dal Politecnico di Milano. Membro del Comitato di redazione del "Journal of inorganic and Radiochemistry", scrisse egli stesso oltre cento pubblicazioni scientifiche che vennero tradotto in diverse lingue, fu inoltre tra i fondatori dell'Associazione per il Mezzogiorno (Svimez). Dal 1959 al 1965, anno della sua nomina alla presidenza del CNR, Caglioti è stato Presidente del Comitato nazionale per le scienze chimiche del CNR; egli conosceva per tanto tutti i problemi del maggfior Ente di rticerca scientifica del paese. Si deve a lui, che consapevolmente aveva proseguito il lavoro svolto dal suo precedessore Prof. Polvani, l'impulso dato allo sviluppo delle attività scientifiche, sia in termini di posti di lavoro sia di finanziamenti. Fu sostenitore nella ricerca di un equilibrato rapporto tra CNR ed Università nella visione di un CNR come punto di incontro di tutta la comunità scientifica nazionale e sede di coordinamento di tutta la ricerca pubblica. Sotto la sua presidenza si verificò un notevole aumento dei finanziamenti al CNR che salirono dai 9 miliardi del 1964 ai 54 miliardi del 1969. Durante il mandato di Caglioti alla guida dell'Ente nacque un Gruppo nazionale per le ricerche spaziali, frutto dei successi ottenuti coi lanci equatoriali del sattelite San Marco, che aveva lo scopo di rappresentare l'Italia nei programmi comunitari ELDO ed ELSA e di incentivare nel nostro paese le attività e le ricadute tecnologiche legate alla ricerca nello spazio. Nonostante la crescita e lo sviluppo scientifico, il vento del 68, la situazione del precariato e la contestazione stravolsero i programmi di Caglioti, dando luogo ad un lungo periodo difficile da gestire anche per un presidente che aveva lavorato sodo per la crescita dell'Ente e che aveva avuto inbtuizioni molto avanzatenin materia di applicazioni della ricerca e di trasferimento tecnologico. Nonostante tutte le difficoltà incontrate Cagliuoti lascia un'impronte indelebile nel mondo della scienza ed una traccia ben precisa nello sviluppo del Consiglio Nazionale delle Ricerche.