Nell'ambito della Direzione generale acque ponti e strade dopo l'Unità le attribuzioni sui ponti e sulle strade nazionali furono esercitate, dapprima insieme a quelle sulle strade provinciali e comunali, dalla divisione quarta per quanto riguardava le "antiche province del Regno" e dalla Divisione quinta per le altre province (Lombardia, Toscana, Emilia, Marche, Umbria. Erano escluse le province meridionali per le quali funzionarono fino al 1865 le apposite Direzioni generali per i lavori pubblici di Napoli e di Palermo). Nel 1863 tutte le attribuzioni furono riunite nella divisione quinta, poi divenuta quarta. Dal 1866 la divisione quarta "strade e ponti" fu articolata internamente in quattro sezioni secondo aree geografiche: sez. I - strade e ponti nelle province meridionali; sez. II - strade e ponti nelle province del Piemonte, Liguria, Sardegna, Sicilia; sez. III - strade e ponti nelle province lombarde, toscane e dell'Emilia, sez. IV - strade e ponti nelle province delle Marche e dell'Umbria.
Nel 1869 le competenze relative alle strade furono divise, sempre nell'ambito della Direzione generale acque ponti e strade, tra una divisione terza per le strade nazionali e una divisione quarta per le strade provinciali comunali e consortili. La divisione terza ebbe dunque competenza esclusiva sulla costruzione e manutenzione delle strade nazionali e su tutte le questioni a ciò correlate, dalle proposte di bilancio alle aperture di crediti, agli stati mensili ecc.
Con R.D. 20 sett. 1871 n. 447 la Direzione generale acque ponti e strade fu scissa in due direzioni generali, una per i ponti e le strade, che conglobò le attribuzioni delle cessate divisioni terza e quarta, e una per le opere idrauliche che raccolse le competenze sulle opere idrauliche terrestri e marittime.