Presidenza del Consiglio dei ministri. Alto Commissariato aggiunto per la punizione dei delitti fascisti (1944 - 1946)

Con il decreto legislativo luogotenenziale 27 luglio 1944, n. 159 Sanzioni contro il fascismo, fu istituito l'Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo (art. 40), il cui ordinamento fu definito con dll 3 ottobre 1944 n. 238 Ordinamento dell'Alto Commissariato per le sanzioni contro il fascismo. L'Alto Commissariato aggiunto per la punizione dei delitti era uno dei quattro Commissariati aggiunti chiamati a coadiuvare l'opera dell'Alto Commissario "per ciascuno dei rami di sua competenza" e il primo commissario aggiunto fu l'avvocato Mario Berlinguer. In seguito alla riorganizzazione dell'Alto Commissariato con dll 12 luglio 1945 n. 410, la denominazione di Alto Commissariato Aggiunto fu mutata in Commissario e venne nominato commissario Giovanni Macaluso. Con dllgt 8 feb. 1946, n. 22 l'ufficio del Commissario per la punizione dei delitti fascisti confluì nell'Ufficio sanzioni contro il fascismo. Presso l'Alto commissariato operava un Ufficio indagini, al quale erano addetti un magistrato, il sostituto procuratore generale di Corte d'appello dott. Aromatisi con funzioni di capo dell'ufficio, e i giudici Milanese, Iannaccone, De Martino, Curcio. Compito dell'Ufficio in generale era svolgere l'istruttoria per promuovere l'azione penale e rinviare gli imputati per il giudizio di epurazione e, in particolare, svolgere l'istruttoria per l'identificazione dei confidenti dell'Ovra ai fini della pubblicazione dei loro nomi.