Presidenza del Consiglio dei ministri. Commissione per l'esame dei ricorsi dei confidenti dell'OVRA (1946 - 1949)

La pubblicazione dei nomi dei confidenti dell'OVRA fu stabilita dal rdl 25 maggio 1946, n. 424, Norme per la pubblicazione dell'elenco dei confidenti dell'OVRA. Lo stesso decreto prevedeva la possibilità di ricorrere contro l'inserimento del proprio nome nell'elenco e stabiliva la costituzione presso la Presidenza del Consiglio dei ministri di una commissione per l'esame dei ricorsi. L'elenco dei confidenti dell'OVRA, costituito da 622 nomi, fu pubblicato nel supplemento della Gazzetta ufficiale n. 145 del 2 luglio 1946 e dopo qualche giorno, con decreto presidenziale dell'11 luglio 1946, fu nominata la Commissione che avrebbe esaminato i ricorsi. Ne erano componenti il consigliere di cassazione Tommaso Cataldi, presidente, il consigliere di Stato Ferdinando Polistina e il consigliere di Corte d'appello Angelo Sciaudone. Con decreto presidenziale del 18 ottobre 1946, ma con effetto dall'agosto 1946, il giudice di tribunale Donato Curcio fu nominato segretario. Il dlcps 2 agosto 1946 n. 58, Norme per la trattazione dei ricorsi avverso l' elenco dei confidenti dell'Ovra, stabilì le disposizioni essenziali per il lavoro della Commissione.
I fascicoli istruiti dalla Commissione venivano trasmessi all'Ufficio sanzioni contro il fascismo, Punizione dei delitti, perché esprimesse le sue osservazioni in merito, ma la decisione finale spettava alla Commissione.
Nella relazione conclusiva inviata alla Presidenza del Consiglio il 22 marzo 1949 il presidente Cataldi dichiarava completamente esaurito il lavoro della Commissione, che era stato "molto delicato e gravoso, giacché per la decisione dei ricorsi si son dovuti esaminare non solo le memorie delle parti, con allegati documenti spesso voluminosi, ma anche i fascicoli dei confidenti composti di diverse centinaia di fogli e qualche volta anche di migliaia." Dai fascicoli dei confidenti, infatti, provenienti dall'archivio della Divisione polizia politica - i cosiddetti "fascicoli rossi" - furono tratte numerose copie dei documenti da inserire come elemento di colpa o di discolpa nel fascicolo del singolo ricorso.
L'esito di ciascun ricorso fu pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale mentre la copia integrale della decisione era inviata al Ministro dell'Interno e al diretto interessato. Il primo ricorso fu deciso il 7 ottobre 1946, l'ultimo il 26 febbraio 1949.