Per il primo decennio postunitario le attribuzioni sui lavori marittimi furono esercitate continuativamente, nell'ambito della Direzione generale ponti acque e strade, dalla Divisione settima (fino al 1865) e poi dalla Divisione sesta Porti, spiagge e fari. Le attribuzioni esercitate erano le seguenti: scavo dei porti, mantenimento e riparazione delle opere d'arte, polizia dei porti, concessione di scali e cantieri, costruzione ed illuminazione dei fari, spese del personale. Col R.D. 20 novembre 1871 n. 447 le competenze sui porti e sui lavori marittimi passarono alla nuova Direzione generale per le opere idrauliche la quale conglobò le attribuzioni su tutti i lavori idraulici e sui lavori marittimi.