Ministero della marina mercantile. Direzione generale del demanio marittimo e della pesca

L'ufficio, nato nel 1947 come Ispettorato generale dei porti, del demanio marittimo e della pesca, assunse la denominazione di Direzione generale del demanio marittimo e della pesca in seguito alla l. 17 feb. 1951 n. 83, che ratificò con modifiche il d.l. del 7 mag. 1948 n. 615. Successivamente con la l. 7 dic. 1960, n. 1541 le competenze vennero ripartite mediante l'istituzione di due nuove direzioni: la Dir. gen. della pesca marittima e la Dir. gen. del demanio marittimo e dei porti, che conservarono tali denominazioni fino alla soppressione del Ministero. La pesca marittima venne poi disciplinata con la l. 14 lug. 1965, n. 963 mentre con la l. 17 feb. 1991, n. 44 si procedette all'aggiornamento del catasto del demanio marittimo e alla creazione della relativa banca dati. Infine nel 1993, con la l. 24 dic. n. 537 le competenze furono trasferite al nuovo Ministero dei trasporti e della navigazione. La l. n. 84 del 28 gen. 1994 riordinò la legislazione in materia portuale e istituì, presso le aree non classificate per la difesa militare, le Autorità portuali, dotate di personalità giuridica di diritto pubblico e di autonomia finanziaria e di bilancio. [a cura di E. Ciccozzi]