Istituto di malariologia Ettore Marchiafava

Nacque come Scuola Superiore di Malariologia istituita in Roma con r.d.l. dell'8 mag. 1927 n. 773 convertito in legge il 3 ago. 1928 n. 2858, con lo scopo di «promuovere studi ed impartire insegnamenti sui problemi posti dalla malaria». Successivamente con r.d.l. del 7 set. 1933 n. 1185, convertito in legge il 15 feb. 1934 n. 288, la Scuola fu costituita in Istituto di Malariologia alle dipendenze del Ministero affari esteri, con sede propria nell'area del Policlinico Umberto I. Svolse la propria attività sul territorio nazionale, in Albania e nell'Africa orientale. Le difficoltà del periodo bellico comportarono la sospensione del lavoro ad esclusione del reparto clinico e di parte dei laboratori. Al termine del conflitto, con d.lg. lgt. del 31 lug. 1945 n.446 passò alle dipendenze dell'Alto Commissariato per l'igiene e la sanità pubblica. Vista la recrudescenza della malaria in conseguenza dei disastri bellici, l'Istituto estese l'attività anche alla lotta pratica all'infezione iniziando dalla vallata del Liri. Con l'istituzione del Ministero della sanità , avvenuta con la l. 13 mar. 1958 n. 296, venne posto sotto la vigilanza di quest'ultimo, finchè con d.p.r. del 3 mag. 1967, l'Istituto fu soppresso e posto in liquidazione.[a cura di E. Ciccozzi]