I servizi dell'alimentazione organizzati fin dal 1933 (r.d. 13 marzo, n. 674) nell'ufficio centrale dell'alimentazione, dipendente dalla direzione generale dell'agricoltura, vennero ristrutturati a seguito del r.d.l. 18 dic. 1939, n. 2222, del l. 12 lug. 1940, n. 1096 - che creava la direzione generale dell'alimentazione per tutto il periodo della guerra e fino a un anno dopo la sua fine - e del r.d. 7 nov. 1941, n. 1376. Fino all'ottobre del 1943, i servizi in questione vennero ripartiti tra la direzione generale dell'alimentazione e quella del tesseramento, prezzi e statistica dei generi alimentari. Caduto il fascismo, il governo Badoglio creò un commissariato dell'alimentazione dipendente dapprima dalla Presidenza del consiglio e poi dal febbraio 1944 dal Ministero dell'agricoltura e foreste. Il d.l. lgt. 28 dic. 1944, n. 411 istituì l'alto commissariato dell'alimentazione che con d.lgt. 21 giu. 1945, n. 379, venne trasformato nel ministero omonimo per poi essere nuovamente costituito in alto commissariato con d.l. lgt. 22 dic. 1945, n. 838. L'alto commissariato, posto alle dipendenze della presidenza del consiglio, venne tuttavia retto ad interim fin dal 1951, dal ministro dell'agricoltura e foreste in carica. L'alto commissariato restò in vita fino all'entrata in vigore della 16 mar. 1958, n. 199, che istituì, presso il ministero dell'agricoltura e foreste, la direzione generale dell'alimentazione. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]