Ministero delle poste e telegrafi

Al momento dell'unificazione esisteva, collegato al ministero dei lavori pubblici, soltanto il servizio delle poste che fu riorganizzato con r.d. 15 dic. 1860 [Raccolta regno Sardegna, 1860, n. 4480.] con r.d. 19 mar. 1861 [Ibid., 1861, n. 4685.] con r.d. 1 apr. 1861 [Ibid., 1861, n. 4755] Nel 1862 si ebbe la legge sulla riforma postale (l. 5 mag. 1862, n. 604), cui fece seguito il regolamento approvato con r.d. 21 set. 1862, n. 891. Le poste, organizzate in amministrazione centrale, costituirono in seguito al r.d. 25 nov. 1869, n. 5359 e al r.d. 29 dic. 1870, n. 6189, una direzione generale del ministero dei lavori pubblici, articolata in tre divisioni, una ragioneria e un ufficio di ordine ed economato. Con r.d. 18 set. 1865, n. 2504, fu creata la direzione generale dei telegrafi, pure alle dipendenze del ministero dei lavori pubblici, riordinata con r.d. 6 ott. 1866, n. 3267, modificato dal r.d. 10 apr. 1870, n. 5642. Era così organizzata: gabinetto, ufficio di protocollo, consiglio tecnico amministrativo, gabinetto scientifico per gli esperimenti e la collaudazione, magazzino centrale con officina meccanica con sede in Firenze. Con r.d. 10 mar. 1889, n. 5973, le due direzioni genera i furono staccate dal ministero dei avori pubblici e andarono a costituire il ministero delle poste e telegrafi che, riorganizzato con una serie di provvedimenti successivi, funzionò fino al 1924, quando ad esso subentrò il Ministero delle comunicazioni. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]