In base a r.d. 24 dic. 1860 il Ministero delle finanze era organizzato in quattro direzioni generali: demanio e tasse, tesoro, gabelle, contribuzioni dirette (cui si aggiunse poi la direzione generale del debito pubblico in posizione autonoma) e un segretariato generale. Il r.d. 3 nov. 1861, n. 302 sul riordinamento della contabilità generale dello Stato, manteneva la direzione generale del tesoro preunitaria. Con r.d. 26 lug. 1865, n. 2455, la amministrazione del catasto fu ricondotta a quella delle contribuzioni dirette, a sua volta conglobata in quella delle tasse e demanio. Nel 1866, con r.d. 9 dic., n. 3432, il ministero veniva così organizzato: segretariato generale, direzioni generali del tesoro, delle gabelle, delle tasse e demanio, del debito pubblico. Nel 1867, con r.d. 17 lug., n. 3809 la direzione generale delle tasse e demanio si divise in direzione generale del demanio e tasse sugli affari e direzione generale delle imposte dirette catasto e verificazione pesi e misure. Vi erano poi un ufficio affari generali e un ufficio centrale del lotto. Furono quindi istituiti l'amministrazione della cassa depositi e prestiti (vedi Ministero del tesoro, Direzione generale cassa depositi e prestiti e gestioni annesse), la cassa militare e un consiglio permanente di finanza. Successivamente si ebbero la delegazione governativa presso la società della regia cointeressata dei tabacchi e l'ispettorato governativo dei tabacchi. In applicazione delle leggi eversive del 1866 e del 1867 fu istituita la commissione centrale per la vendita dei beni dell'asse ecclesiastico. Con r.d. 22 apr. 1869, n. 5026 (Amministrazione del patrimonio e contabilità generale dello Stato) fu istituita la ragioneria generale dello Stato e furono determinate le attribuzioni della direzione generale del tesoro, riconfermate nel testo unico sull'amministrazione e contabilità generale, approvato con r.d. 17 feb. 1884, n. 2016 e successivo regolamento approvato con r.d. 4 mag. 1885, n. 3074; dalla direzione generale del tesoro dipendeva la tesoreria centrale del regno. Con r.d. 8 ott. 1870, n. 5927 (modificato con r.d. 21 giu. 1876. n. 382) fu istituito il consiglio dei ragionieri. Con r.d. 13 mar. 1870, n. 5595, furono istituite tre direzioni tecniche per il servizio relativo all'applicazione della tassa sul macinato e con r.d. 5 mag. 1870, n. 5659 fu istituito il consiglio per l'esame delle questioni relative all'approvazione della tassa sul macinato. Nel 1877 furono devoluti al ministero alcuni servizi del cessato ministero della agricoltura, industria e commercio, che poi tornarono a quel ministero subito ricostituito. Passarono successivamente al Ministero dell'agricoltura industria e commercio anche le competenze relative ai pesi e alle misure già appartenenti alla direzione generale imposte dirette catasto e verificazione pesi e misure, che aveva invece assorbito le competenze relative alla tassa sul macinato, divenendo direzione generale delle imposte dirette del catasto e del macinato. Con l. 7 apr. 1881, n. 133, fu istituita la commissione permanente per i provvedimenti relativi all'abolizione del corso forzoso e quindi fu riorganizzata la amministrazione del debito pubblico. Con l. 1° mar. 1886, n. 3682, fu istituita la commissione censuaria centrale (modificata con r.d. 2 ago. 1887, n. 4871, e con d.m. 22 set. 1887)Il r.d. 18 mar. 1889, n. 5988, separò le competenze del Ministero del tesoro, la cui istituzione era stata decisa con r.d. 26 dic. 1877, n. 4219. Al Ministero delle finanze restavano il segretario generale, l'ufficio del personale, la direzione generale delle gabelle con l'ufficio del lotto, la dilezione generale demanio e tasse sugli affari, la direzione generale imposte dirette e catasto e la giunta superiore del catasto, istituita nel 1887 con decreto n. 4871. Al Ministero del tesoro passarono pertanto la ragioneria generale dello Stato, il consiglio dei ragionieri, la direzione generale del tesoro, la tesoreria centrale del regno, l'amministrazione del debito pubblico, l'amministrazione della cassa depositi e prestiti, il comitato permanente studi e ricerche sulla questione monetaria istituito nel 1886. Con r.d. 6 feb. 1896, n. 31, la direzione generale imposte dirette e catasto si sdoppiò in due direzioni generali, una per le imposte dirette e una per il catasto. Nell'anno successivo fu creata una direzione generale delle privative cui era affiancata la regia agenzia del monopolio italiano dei tabacchi per gli Stati Uniti d'America in New York, istituita con r.d. 2 ott. 1897, n. 492. Nel 1901 la direzione generale del catasto diventava direzione generale del catasto e servizi tecnici. Venivano istituiti gli ispettori delle imposte di finanza e veniva creato un ufficio per i trattati e la legislazione doganale. Con 1.19 lug. 1906, n. 367 il corpo della guardia di finanza ebbe un ordinamento autonomo e fu quindi istituito il comando generale, affidato a un generale dell'esercito o del corpo stesso. Con r.d. 2 lug. 1908, n. 451, la direzione generale demanio e tasse sugli affari si sdoppiava in due direzioni generali, una per il demanio pubblico e patrimoniale, e una per le tasse sugli affari. Gli affari del personale e gli affari generali erano trattati da due divisioni coordinate da un segretariato generale cui venne affiancato un ufficio speciale. Con dlgt. 3 feb. 1918, n. 235, alla direzione generale tasse sugli affari subentrava una direzione generale registro bollo e tasse; a quella delle gabelle subentrava la direzione generale dogane e imposte indirette; a quella delle privative subentrava la direzione generale dei monopoli, successivamente sdoppiata in direzione generale dei monopoli industriali e direzione generale dei monopoli commerciali; restavano sostanzialmente invariate la direzione generale del demanio, quella delle imposte dirette sui redditi, e quella del catasto e servizi tecnici. Nel 1920 la direzione generale registro bollo e tasse si sdoppiava in due direzioni generali, una per il bollo e le concessioni governative, l'altra per il registro e le ipoteche; le due direzioni generali dei monopoli confluivano in un'unica direzione generale. Con r.d.l. 4 set. 1919, n. 1600, fa istituito l'ispettorato generale della guardia di finanza, retto da un generale dell'esercito; alle sue dipendenze fu posto il comando generale che però, per i servizi d'istituto e per l'amministrazione del personale, continuava a ricevere gli ordini dal ministro delle finanze. Con r.d. 21 ago. 1922, n. 1280 la direzione generale delle imposte dirette sui redditi tornava a chiamarsi direzione generale delle imposte dirette. Con r.d. 31 dic. 1922, n. 1700, il Ministero del tesoro fu nuovamente unito a quello delle finanze. Con r.d. 25 feb. 1923, n. 539 (Riordinamento dell'amministrazione finanziaria) vennero soppressi il segretariato generale del tesoro, il segretariato generale delle finanze, le direzioni generali del demanio, del registro e ipoteche, degli istituti di previdenza; venne invece istituita la direzione generale del personale dei servizi speciali; i servizi della direzione generale registro e ipoteche passarono alla direzione generale bollo e concessioni governative che divenne direzione generale demanio e tasse cui andarono in parte le competenze della direzione generale del demanio: le altre competenze di questa direzione generale passarono invece al provveditorato generale dello Stato. Pertanto il ministero venne ad essere così organizzato: commissariato del governo per i beni dei sudditi ex-nemici; direzione generale del personale de; servizi speciali poi ispettorato generale per i servizi del personale del ministero e delle intendenze di finanza, del personale aggregato e delle pensioni ordinarie; direzione generale cassa depositi e prestiti e istituti di previdenza; direzione generale catasto e servizi tecnici; direzione generale demanio e tasse; direzione generale dogane e imposte indirette; direzione generale imposte dirette; direzione generale pensioni di guerra (istituita con r.d. 27 set. 1923, n. 2122) e comitato di liquidazione per le pensioni di guerra; direzione generale delle privative (subentrata a quella dei monopoli); direzione generale del tesoro; amministrazione del debito pubblico e ragioneria centrale del debito pubblico; istituto centrale di statistica; tesoreria centrale del regno; ragioneria generale dello Stato; provveditorato generale dello Stato (istituito con r.d. 18 gen. 1923, n. 94); comando generale della guardia di finanza (con r.d. 18 gen. 1923, n. 95 era stato soppresso l'ispettorato generale ed era stato stabilito che il comando generale doveva essere affidato esclusivamente a un generale dell'esercito, con grado di generale di corpo d'armata, al quale passavano le attribuzioni del soppresso ispettorato generale). Con r.d. 9 nov. 1923, n. 2522 veniva istituito il comitato permanente per le pubblicazioni dello Stato e con r.d. 31 dic. 1923, n. 2870 veniva approvato il riordinamento della commissione centrale delle imposte dirette. Negli anni successivi furono ripetutamente riorganizzati i servizi del personale e degli affari generali: nel 1927 fu istituito l'ufficio centrale del personale confluito nel 1941 nella direzione generale per il coordinamento tributario, gli affari generali e il personale, articolata successivamente in tre ispettorati generali. Con r.d. 10 apr. 1927, n. 481 fu istituita la direzione generale delle concessioni governative e dei trattati di pace, soppressa con r.d.l. 11 ott. 1928, n. 2311: le sue competenze passarono in parte alla direzione generale del tesoro, in parte all'ufficio stralcio per le questioni finanziarie derivanti dall'applicazione dei trattati di pace e gestioni annesse. Nel 1928 venne istituita l'amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; furono creati il servizio risarcimento danni di guerra e l'ufficio recupero piccoli crediti tedeschi. Nello stesso anno, con r.d.l. 11 ott. n. 2311, fu data al ministero facoltà di riordinare alcuni servizi: con d.m. 3 nov. 1928 la direzione generale demanio e tasse sugli affari fu sdoppiata nella direzione generale demanio pubblico e aziende patrimoniali e nella direzione generale - per le tasse sugli affari che venne poi articolata in un ufficio del direttore generale e in un ufficio per il coordinamento legislativo, la statistica e le tasse ipotecarie. Con r.d. 27 set. 1929, n. 1663 passarono al ministero delle finanze i servizi del credito edilizio e del credito fondiario, che, con r.d. 14 nov. 1929, n. 2183 furono posti alle dipendenze della direzione generale del tesoro. Furono istituiti la cassa autonoma per l'ammortamento del debito pubblico interno (creata con r.d.l. 5 ago. 1925, n. 1414 e soppressa con d.l. lgt. 19 apr. 1945, n. 256), la direzione generale dei servizi per la finanza locale, la commissione centrale per la finanza locale e l'istituto poligrafico dello Stato (l. 6 dic. 1928, n. 2744). Nel 1938 la direzione generale del catasto e servizi tecnici diventò direzione generale del catasto e servizi tecnici erariali; con l .15 dic. 1938, n. 1935, venne istituito il consiglio delle aziende patrimoniali. Con d. lgt. 22 giu. 1944, n. 154. perfezionato definitivamente, dopo una breve sospensione con il d.c.p.s. 4 giu. 1947, n. 406, il ministero del tesoro veniva nuovamente separato dal ministero delle finanze e, con d.l.c.p.s. 4 giu. 1947, n. 407 veniva istituito il ministero del bilancio (vedi Ministero del bilancio e della programmazione economica ). Pertanto in base all'ordinamento, contenuto nella prima parte del r.d. 23 mar. 1933, n. 185, modificato dai successivi d. lgt. 5 set. 1944, n. 202 e 27 ott. 1945, n. 724, il Ministero delle finanze era così organizzato: ufficio coordinamento tributario legislazione studi e stampe; ispettorato generale pensioni e servizi connessi; ispettorato generale lotto e lotterie; amministrazione autonoma dei monopoli di Stato; direzioni generali: degli affari generali e personale, delle imposte dirette, delle dogane e delle imposte indirette, del demanio, della finanza straordinaria, dei servizi della finanza locale, del catasto e dei servizi tecnici erariali, delle tasse e imposte indirette sugli affari; comando generale della guardia di finanza. A seguito dell'istituzione del ministero delle partecipazioni statali, con l. 22 dic. 1956, n. 1589, il Ministero delle finanze perse le competenze relative alle partecipazioni, che finora aveva gestito, e alle aziende patrimoniali di Stato (d.m. 20 apr. 1967, d.p.c.m. 4 mag. 1957, d.p.c.m. 26 giu. 1962). La l.19 lug. 1962, n. 959, istituì tre nuove direzioni generali: per gli studi e la legislazione comparata e le relazioni internazionali, per il contenzioso, per la meccanizzazione e i servizi speciali. Nel 1966 fu istituito con d.p.r. 10 dic. n. 1337, la direzione generale per l'organizzazione dei servizi tributari, dotata di un centro nazionale e dieci centri zonali per l'elaborazione dei dati, le cui attribuzioni furono ampliate con l. 19 lug. 1977, n. 412. Con l. 2 gen. 1968, n. 2, infine, la direzione generale per la finanza straordinaria e l'ispettorato generale del lotto sono confluiti nella direzione generale per le entrate speciali. L'esigenza di riformare il vecchio modello ministeriale è stata interpretata dalla l. 29 ott. 1991 n. 358 che ha fissato i principi generali per la ristrutturazione del ministero. Successivamente con DPR 27 marzo 1992 n. 287 è stato emanato il Regolamento degli uffici e del personale e con DPR 9 giu. 1992 n. 359 il Regolamento della Scuola tributaria centrale. Con i successivi D.M. 20 ottobre 1992 "Ordinamento del Segretariato generale", D.M. 23 dicembre 1992 " Competenze del Segretario generale" e D.M. 23 dicembre 1992 "Organizzazione e competenze dei Dipartimenti", si provvedeva a disciplinare l'assetto organizzativo delle sfere di competenza nell'ambito delle linee generali indicate dalla riforma. La nuova struttura del ministero venne così costituita: organi collegiali, rappresentati dal Consiglio di amministrazione e dai Comitati di gestione dei dipartimenti; Segretariato generale al quale fa capo la Sezione staccata del provveditorato generale dello Stato; uffici centrali alle dipendenze del ministro, quali l'Ufficio del coordinamento legislativo, il Secit, l'Ufficio per i servizi dell'informazione e stampa, la Scuola centrale tributaria. La struttura centrale, comprendente tre dipartimenti. Il Dipartimento delle entrate dal quale dipendono le seguenti Direzioni centrali: affari giuridici; affari amministrativi; accertamento e programmazione; fiscalità locale; riscossione; personale e organizzazione. Il Dipartimento delle dogane ed imposte indirette, dal quale dipendono le seguenti Direzioni centrali: affari generali, personale, servizi informatici e tecnici; servizi doganali; imposizione indiretta su produzione e consumi. Il Dipartimento del territorio, dal quale dipendono le seguenti Direzioni centrali: servizi tecnici erariali; catasto, servizi topografici e conservazione dei registri immobiliari; demanio e patrimonio immobiliare dello Stato; servizi generali, personale e organizzazione. A livello decentrato operano le Direzioni regionali e compartimentali e i Comitati tributari regionali; a livello periferico sono attivi Uffici circoscrizionali, Uffici tecnici e Commissioni tributarie. Sulla direttiva delle innovazioni per l'efficienza della pubblica amministrazione si pone la riforma attuata sulla base del decreto legislativo 30 luglio 1999 n. 300: nel nuovo Ministero dell'economia e delle finanze, ai quattro Dipartimenti del tesoro viene aggiunto il Dipartimento delle politiche fiscali al quale fanno capo le Agenzie fiscali; sono soppressi i vecchi dipartimenti delle finanze e create quattro nuove agenzie: l'Agenzia delle entrate, delle dogane, del demanio, del territorio. Le Agenzie hanno natura giuridica di ente pubblico non economico, sono sottoposte al controllo della Corte dei conti e hanno obblighi derivanti dal particolare rapporto con il Ministero dell'economia e delle finanze, in particolare con il Dipartimento delle politiche fiscali. Al decreto legislativo hanno fatto seguito numerosi decreti ministeriali e regolamenti attuativi. [aggiornamento a cura di E. Ciccozzi]