Ministero delle comunicazioni

Con r.d.l. 30 apr. 1924, n. 596 fu istituito il Ministero delle comunicazioni che subentrava al Ministero delle poste e telegrafi, alle cui dipendenze erano passati nel febbraio del 1924 l'ispettorato delle capitanerie di porto e il commissariato della marina mercantile. Nel nuovo ministero confluì anche l'amministrazione autonoma delle ferrovie dello stato staccata dal ministero dei lavori pubblici. I servizi dell'amministrazione postale e telegrafica furono riorganizzati con r.d.l. 23 apr. 1925, n. 520 e con r.d.l. 14 giu. 1925, n. 884 fu costituita l'azienda per i servizi telefonici. Con r .d.l. 26 giu. 1927, n. 1570, passò al Ministero delle comunicazioni anche l'ispettorato generale delle ferrovie tramvie e automobili (vedi Ministero dei trasporti e dell'aviazione civile) istituito presso il Ministero dei lavori pubblici per gli affari attinenti alle strade ferrate gestite privatamente. Con dlgt. 12 dic. 1944, n. 413, il Ministero delle comunicazioni fu soppresso e ad esso subentrarono due dicasteri: il Ministero dei trasporti che divenne poi trasporti e aviazione civile, e il Ministero delle poste e telecomunicazioni. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]