Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare (1915)

L'Ufficio per notizie alle famiglie dei militari di terra e di mare fu fondato nel giugno 1915 ad opera di un gruppo di donne bolognesi guidate dalla contessa Lina Bianconcini Cavazza. Considerata l'importante funzione da esso svolta, ossia quella di costituire un ponte tra i combattenti e le relative famiglie che richiedevano informazioni, il Ministero della Guerra riconobbe ufficialmente l'ente e la sua attività con la circolare n. 471 del Giornale militare del 18 giugno 1915. L'Ufficio Notizie rientrava così tra le opere assistenziali all'Esercito. L'Ufficio era suddiviso in un Ufficio Centrale, con sede a Bologna, in via Farini 3, in Uffici di Sezione in tutte le sedi dei Comandi territoriali d'armata e nelle città prossime alle zone di guerra; Uffici di Sottosezione in tutte le sedi di Distretto militare e nelle località sedi di depositi militari e in Uffici o gruppi di corrispondenza. In molti casi l'ente allestì sezioni temporanee presso il fronte di guerra. La sede centrale di Bologna coordinava l'attività degli altri uffici e manteneva i rapporti con le autorità civili e militari. L'Ufficio centrale raccoglieva le notizie relative ai soldati e ne archiviava copia nel proprio schedario inviando poi l'informazione alla Sezione presso la cui circoscrizione territoriale abitava la famiglia del richiamato. Lo schedario era costituito con schede di vario colore, secondo la natura delle notizie. Lo schedario nominativo conservato presso l'archivio centrale ha una consistenza stimata tra i 12 e 14 milioni di schede. Presso l'Archivio di Stato di Bologna è consultabile lo schedario generale dei caduti. Il museo del Risorgimento di Bologna conserva invece la documentazione della Sezione bolognese. Il lavoro dell'Ufficio aumentò considerevolmente quando, a seguito della disfatta di Caporetto, il servizio postale fu sospeso e la popolazione civile si affollò negli uffici alla ricerca di notizie ed è per questo che fu adottato fin da subito un metodo sistematico di organizzazione degli schedari, ordianti alfabeticamente e dell'archivio stesso. Le notizie riguardanti i soldati potevano giungere all'ufficio attraverso gli elenchi dei depositi di Reggimento, dei Reparti militari o dei Cappellani militari che si trovavano al fronte L'Ufficio notizie venne chiuso nel giugno 1919 con i saluti ed i ringraziamenti ai volontari delle presidentesse in carica Maria Barbarava, Rosina Calligaris e Luisa Scotti Gautieri. Il Ministero della Guerra incaricò l'Ufficio centrale di continuare la sua attività come Ufficio Stralcio a partire dal giugno 1923 con lo scopo di unificare e riordinare quanto raccolto negli anni della guerra. L'obiettivo era la compilazione dell'Albo d'orodei militari italiani caduti e dispersi in guerra per il quale era indispensabile consultare lo schedario. Nel maggio 1924, a causa della cessazione dell'invio del sussidio da parte del Ministero della Guerra, i precedenticollaboratori furono sostituiti con personale militare Valentina Carola Jessica Papi