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MILIZIA VOLONTARIA SICUREZZA NAZIONALE Nella milizia volontaria sicurezza nazionale furono formalmente istituzionalizzate con r.d. 14 genn. 1923, n. 31, le squadre d'azione. La milizia doveva affiancare i corpi armati della pubblica sicurezza e l'esercito nel mantenimento dell'ordine pubblico. Con r.d.l. 4 ag. 1924, n. 1292, le fu riconosciuto carattere di forza armata dello Stato. Il comando generale, che dipendeva dal capo del governo, doveva agire in accordo con il ministero dell'interno sul cui bilancio gravavano le spese per l'istituzione e il funzionamento della milizia. Alla fine del 1926 fu creato un servizio di informazione politica presso ogni comando di legione della milizia, denominato ufficio politico investigativo. Un ufficiale della milizia era membro delle commissioni provinciali che dovevano decidere le misure di polizia previste per la violazione di alcune norme del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Consoli della milizia erano membri del tribunale speciale per la difesa dello Stato istituito con l.25 nov. 1926, n. 2008. In corrispondenza di alcuni compiti particolari cui era destinata, nella milizia furono create formazioni speciali: milizia ferroviaria, postelegrafonica, stradale, portuale, forestale e successivamente milizia confinaria, milizia contraerea (MACA) e milizia artiglieria marittima (milmart). Aveva anche compiti di sorveglianza nelle colonie di confino. La milizia fu soppressa con r.d.l. 6 dic. 1943, n. 16 B. [Tratto dal Sistema Guida Generale degli Archivi di Stato Italiani]

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