Ministero delle finanze. Gabinetto

Il Gabinetto del ministro è un organo ausiliario politico in senso stretto, ma anche di collaborazione tecnica specialmente per la predisposizione di studi e progetti nella delicatissima e complessa materia tributaria. Le funzioni del Gabinetto sono soltanto limitatamente amministrative poiché esso è chiamato ad assolvere fondamentalmente tutti quei delicati compiti in materia di relazioni politiche con il Parlamento, con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con gli altri Ministeri. Si richiede pertanto nella persona di colui che è chiamato ad assumere il compito di Capo del Gabinetto una vasta e profonda conoscenza del settore amministrativo di competenza del ministro, che si avvale nell'espletamento delle sue funzioni soprattutto del Gabinetto e delle varie Segreterie particolari dei sottosegretari. Con il d.l. 10 luglio 1924 n. 1100 vengono in particolar modo definite le caratteristiche di questo fondamentale ufficio. Esso infatti, ai sensi dell'art. 1 deve essere composto dal Capo di Gabinetto, da un segretario e da altri diciassette collaboratori, ciascuno competente in un preciso settore amministrativo. Le competenze del Gabinetto vengono inoltre più precisamente delineate dall'articolo 5 dello stesso decreto che recita: "I Gabinetti e le Segreterie Particolari attendono alla corrispondenza privata, collaborano all'opera del Ministro o del Sottosegretario di Stato, ma non possono intralciare l'azione normale degli uffici amministrativi né sostituirsi agli stessi". Essi non hanno attribuzioni proprie ed esercitano le attribuzioni che vengono delegate dal Ministro, dal quale esclusivamente dipendono. L'importanza del ruolo e l'onerosità dei compiti dell'ufficio del Gabinetto si evincono dalla complessità della struttura dell'amministrazione finanziaria, per la quale è indispensabile un carattere di unicità e coordinamento, senza il quale si verificherebbero gravi perturbamenti nella vita economica nazionale. Le funzioni del Gabinetto sono particolarmente articolate in conseguenza anche della complessità dell'ordinamento finanziario. Il coordinamento e la delicata rete di relazioni intercorrenti tra i vari settori di competenza del Ministero sono in particolare modo necessari proprio per una amministrazione così vasta e diversificata come quella finanziaria nella quale i diversi settori di attività presentano spesso aspetti di vera e propria autonomia, come possono essere la Guardia di Finanza, i Monopoli o le Dogane stesse.