Ministero dei lavori pubblici. Direzione generale viabilità e porti (1924 - 1940)

La direzione generale viabilità e porti fu istituita con r.d. 25 sett. 1924, n. 1477; subentrava alle tre divisioni per i ponti e le strade create con decreto n. 1809 del 1922, che sostituì le direzioni generali esistenti con le tre grandi direzioni generali per le opere pubbliche, una per l'Italia settentrionale, una per l'Italia centrale e una per l'Italia meridionale, articolata ciascuna in tre divisioni, una per ponti e strade, una per le opere idrauliche, una per le bonifiche e i porti. Le competenze attinenti alle opere marittime, confluite nel 1924 nella direzione generale viabilità e porti, erano state trattate all'inizio del secolo dalla Direzione generale ponti acque e strade ; nel 1871 passarono alla Direzione generale idrauliche (vedi opere idrauliche ); nel 1904 alla direzione generale bonifiche e porti e infine nel 1908 passarono alla direzione generale opere marittime, soppressa nel 1922. Tra il 1922 e il 1924 furono attribuite alle tre divisioni per le opere idrauliche. Con r.d. 9 mag. 1926, n. 849, le competenze attinenti ai porti furono aggregate a quelle per l'edilizia e pertanto si ebbero la Direzione generale viabilità e la Direzione generale edilizia e porti . Con r.d. 26 sett. 1933, n. 1231, la direzione generale viabilità tornò ad essere direzione generale viabilità e porti mentre la direzione generale per l'edilizia assunse la denominazione di edilizia e opere igieniche. Nel 1940 con r.d. 16 settembre, n. 1438, la direzione generale viabilità e porti divenne viabilità ordinaria e nuove costruzioni ferroviarie, mentre veniva nuovamente istituita la direzione generale opere marittime.