Ministero dell'interno. Direzione generale pubblica sicurezza (1887 - 1981)

Con r.d. 9 ott. 1861, n. 255, fu istituita presso il ministero dell'interno la direzione generale di pubblica sicurezza, retta da un direttore generale e articolata per lo svolgimento dei servizi in due divisioni: una per il personale e una per la polizia amministrativa e giudiziaria.
Con r.d. 4 genn. 1863, n. 1194, la direzione generale venne soppressa e le funzioni di pubblica sicurezza furono svolte dalle due divisioni alle dirette dipendenze del segretariato generale.
Nel 1864, con r.d. 30 ottobre, n. 1980 la direzione generale fu ricostituita. Due anni dopo, con r.d. 17 lu. 1866, n. 3071, la sua denominazione fu sostituita con quella di direzione superiore di pubblica sicurezza retta da un direttore superiore e articolata in due divisioni. Con r.d. 23 apr. 1868, n. 4551, la direzione superiore di pubblica sicurezza fu nuovamente abolita e le sue funzioni passarono alla divisione seconda-polizia giudiziaria e amministrativa mentre le competenze relative al personale passarono alla divisione prima.
Nel 1870 la divisione seconda assunse il nome di pubblica sicurezza e nel 1877, con r.d. 25 giugno, n. 3925, anche le competenze relative al personale confluirono nella divisione seconda. In seguito al r.d. 7 ott. 1880, n. 5668, i servizi di pubblica sicurezza furono ripartiti in due divisioni: la seconda per la polizia giudiziaria e la polizia amministrativa e la terza per il personale di pubblica sicurezza; ad esse si affiancò un ufficio per la trattazione degli affari politici che assunse poi la denominazione di ufficio riservato. Dal 1880 al 1887 un prefetto in missione diresse i servizi di pubblica sicurezza, non essendo previsto nell'organico il ruolo di direttore dei servizi di pubblica sicurezza. Con r.d. 3 lu. 1887, n. 4707, venne nuovamente e definitivamente istituita la direzione generale di pubblica sicurezza retta da un direttore generale, di solito un prefetto. Negli anni successivi venne istituita la polizia dell'emigrazione e un ufficio esplosivi, mentre la polizia amministrativa in seguito all'ampliamento dei suoi compiti assunse la denominazione di polizia amministrativa e sociale. Nel 1917 fu creato un ufficio centrale investigazioni, quindi un ufficio per la prevenzione e la repressione dell'abigeato in Sicilia. Furono creati anche un ufficio valori, un ufficio di polizia ferroviaria e un ufficio del bollettino delle ricerche. Con r.d.l. 9 ott. 1919, n. 1846, i servizi della pubblica sicurezza furono ripartiti in cinque divisioni: gabinetto e servizio ispettivo, affari generali e riservati (che subentrava all'ufficio riservato), polizia giudiziaria, polizia amministrativa e sociale, personale di pubblica sicurezza.
Veniva istituito anche un ufficio informazioni, poi ufficio confidenziale. Dopo circa tre anni la divisione polizia giudiziaria e la divisione polizia amministrativa e sociale tornavano a confluire in un'unica divisione di polizia. Con r.d. 11 nov. 1923, n. 2395 il direttore generale della pubblica sicurezza assunse la denominazione di intendente generale di polizia e, con r.d. 20 dic. 1923, n. 2908, quella di capo della polizia. Dalla divisione del personale si staccavano nel 1926 i servizi di gestione contratti e forniture che si costituivano in divisione. In considerazione dei nuovi e più ampi compiti preannunciati con circolare della direzione generale n. 12982 del 25 sett. 1925 e attribuiti alla polizia con l'approvazione del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza e della legge istitutiva del tribunale speciale per la difesa dello Stato, nel 1926, si ebbe una nuova riorganizzazione dei servizi della direzione generale, a seguito del r.d.l. 9 genn. 1927, n. 33 (Riordinamento del personale dell'amministrazione della pubblica sicurezza e dei servizi di polizia). Ne 1927 la direzione generale era pertanto così strutturata: segreteria del capo della polizia da cui dipendevano ispettori generali e regionali, divisione affari generali e riservati, divisione polizia politica, divisione polizia, divisione del personale, divisione polizia di terra e di mare poi detta di frontiera e trasporti, divisione forze armate di polizia e divisione gestione contratti e forniture.

Nello stesso anno passava alle dirette dipendenze del capo del governo il servizio stenografico, poi servizio speciale riservato, costituito nel 1925 nel ministero dell'interno.
Il r.d. 15 apr. 1940, n. 452, relativo alla ripartizione , degli uffici dell'amministrazione centrale del ministero - ancora in vigore - conferma che la direzione generale della pubblica sicurezza deve essere retta dal capo della polizia. Finita la guerra si è proceduto alla soppressione di quegli uffici che più specificamente riflettevano l'impronta del regime fascista, quali l'ufficio confino politico e la divisione polizia politica; sono stati gradatamente assunti dalla pubblica sicurezza quei servizi di polizia ferroviaria, stradale, portuale, postelegrafonica, espletati precedentemente dalla milizia volontaria sicurezza nazionale.
La 1.18 giu. 1955, n. 517 e il d.p.r. 25 ott. 1955, n. 932, hanno stabilito le norme per la collaborazione tra l'autorità giudiziaria e l'autorità dl polizia. Con 1.7 dic. 1959, n. 1083 sono stati istituiti i servizi di polizia femminile. Con d.m. 24 apr. 1961 fu approvato l'ordinamento interno dei servizi della pubblica sicurezza, e con successivo d.m. 6 ott. 1965 la direzione generale è stata cosi organizzata: segreteria; 14 divisioni: affari riservati, affari generali, affari legislativi e documentazione, personale di pubblica sicurezza, forze armate di polizia, scuole di polizia, polizia amministrativa, polizia criminale, polizia di frontiera e dei trasporti, gestione contratti e forniture, accasermamento forze di polizia, servizi tecnici e telecomunicazioni, motorizzazione, assistenza sociale; ispettorato di ragioneria, ispettorato del corpo delle guardie di pubblica sicurezza; istituti superiori di istruzione. Dipendono direttamente dalla direzione generale l'ispettorato generale di pubblica sicurezza presso la presidenza della repubblica, quello presso la Città del Vaticano e l'ispettorato generale di pubblica sicurezza presso il ministero dell'interno.